Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il governo romeno perde un altro pezzo, si dimette il ministro della Giustizia

Immagine di copertina

Florin Iordache ha rimesso il proprio incarico dopo le proteste contro la legge "salva corrotti". Prima era stato il titolare del Commercio a rinunciare all'incarico

Dopo più di sette giorni di proteste di massa a Bucarest e nelle principali città romene, il 9 febbraio si è dimesso il ministro della Giustizia del governo Grindenau, Florin Iordache. L’annuncio è arrivato durante una conferenza stampa. A gennaio, Iordache aveva proposto una legge che depenalizzava l’abuso di ufficio e altri reati di corruzione.

In seguito alle manifestazioni contro il decreto definito dall’opinione pubblica “salva corrotti”, il governo ha deciso di ritirare il testo proponendone un altro, ancora all’esame del parlamento. “Da quando sono arrivato al ministero della Giustizia, mi sono deciso ad attuare tutte le procedure legali per rimediare a una serie di problemi esistenti e di un certo rilievo”, ha detto Iordache prima di annunciare le dimissioni. Dopo la conferenza stampa, il primo ministro Sorin Grindeanu ha precisato che aveva già deciso di destituire Iordache dal suo incarico, e ha annunciato la possibilità di nominare un “tecnico” al dicastero della Giustizia.
 
L’8 febbraio il parlamento romeno ha respinto la mozione di sfiducia presentata dal centrodestra contro l’esecutivo. “Abbiamo un dovere verso gli elettori, ed è quello di continuare a governare”, ha detto ai parlamentari Grindenau dopo il voto di fiducia. Dall’nizio di febbraio il premier ha ingaggiato un braccio di ferro con il capo dello Stato, Klaus Iohannis. Era stato quest’ultimo, dopo le proteste popolari, a suggerire al premier di fare un passo indietro.

Con le dimissioni di Iordache l’esecutivo perde così un altro pezzo. In seguito alle proteste di massa contro la legge sulla depenalizzazione dei reati, le più grandi dalla caduta del regime di Nicolae Ceaușescu, il 2 gennaio si era infatti dimesso il ministro del Commercio Florin Jianu.

**Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata.**

Ti potrebbe interessare
Esteri / Trump: “Dall’1 agosto dazi al 35 per cento per il Canada, oggi la lettera all’Unione europea”
Esteri / Francesca Albanese spiega a TPI “l’economia del genocidio” a Gaza e in Cisgiordania: “I profitti sono più
importanti della vita
dei palestinesi”
Esteri / Al-Qaeda è tornata in Afghanistan ed è più viva che mai
Ti potrebbe interessare
Esteri / Trump: “Dall’1 agosto dazi al 35 per cento per il Canada, oggi la lettera all’Unione europea”
Esteri / Francesca Albanese spiega a TPI “l’economia del genocidio” a Gaza e in Cisgiordania: “I profitti sono più
importanti della vita
dei palestinesi”
Esteri / Al-Qaeda è tornata in Afghanistan ed è più viva che mai
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Cosa succede se Armenia e Azerbaigian fanno davvero pace
Esteri / Conferenza sull’Ucraina a Roma, Meloni: “Mosca ha fallito, costruiremo insieme il vostro miracolo economico”
Esteri / Von der Leyen: “Il rapporto con gli Usa potrebbe non tornare più quello di una volta”
Esteri / Gaffe di Trump, si complimenta con presidente Liberia per inglese. Ma è la lingua ufficiale del Paese
Esteri / Un nuovo rapporto denuncia gli stupri del 7 ottobre
Esteri / L'ultima giravolta di Trump: "Basta armi a Kiev. Anzi no". Cosa c'è dietro il cambio di rotta