Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:36
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Siria, nuovi attacchi chimici nella Ghouta orientale: almeno 20 casi di soffocamento

Immagine di copertina
Credit: AFP PHOTO / Ammar SULEIMAN

Secondo i caschi bianchi, l’attacco è avvenuto con il gas cloro per opera delle forze governative siriane

A seguito di un attacco con armi chimiche avvenuto nella città di Hamorieh, nella Ghouta orientale, sono stati segnalati almeno 20 casi di soffocamento nell’enclave ribelle assediata alla periferia di Damasco, area da oltre un mese assediata da una pesante offensiva del regime siriano.

Secondo i caschi bianchi, gli uomini e le donne della Siryan Civil Defence, un’organizzazione fondata nel 2013 per aiutare le vittime del conflitto siriano, l’attacco è avvenuto per opera delle forze governative e ha causato almeno 30 casi di soffocamento, tra cui donne, bambini e volontari della difesa civile.

Si tratta dell’ottavo attacco chimico del 2018.

Il gas utilizzato è il gas cloro, il primo e il più semplice gas tossico sperimentato in un conflitto.

Il gaso cloro aggredisce le prime vie respiratorie (non raggiunge gli alveoli polmonari), causando un’immediata irritazione, con sensazione di soffocamento.

La notizia è stata riportata anche dall’Osservatorio siriano per i diritti umani.

“Ad Hammouriya sono stati segnalati 18 casi di soffocamento e di difficoltà respiratorie a seguito del lancio di razzo da parte di un aereo militare in questa località”, ha detto Rami Abdel Rahman, direttore dell’Osservatorio, che però non ha fornito dettagli su chi abbia lanciato questo razzo.

Nonostante la diminuzione dell’intensità degli attacchi aerei, gli scontri terrestri non accennano a fermarsi in Ghouta orientale.

I bombardamenti sono continuati anche la scorsa settimana, nonostante la tregua di 30 giorni imposta in Siria dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e la “pausa umanitaria” di 5 ore al giorno, dalle 9 alle 14, decisa lunedì dal presidente russo Vladimir Putin.

Dopo quasi un mese di bombardamenti da parte del regime siriano,il 5 marzo 2018, nell’enclave ribelle della Ghouta orientale, è entrato il primo convoglio umanitario delle Nazioni Unite.

La notizia è stata confermata dal Comitato internazionale della Croce Rossa, dopo che il 4 marzo l’Onu aveva ricevuto il via libera dal governo di Damasco per l’ingresso degli aiuti nella regione assediata.

Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, almeno 760 civili, compresi 170 bambini, sono rimasti uccisi dal 18 febbraio in Ghouta orientale a seguito dei bombardamenti del regime.

Soltanto ieri sono stati uccisi almeno 84 civili.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Guerra Israele-Hamas, l'allarme dell'Onu: "A Gaza scenario infernale"
Esteri / Attentato Parigi, l’aggressore: “Ho ucciso per vendicare i musulmani perseguitati in tutto il mondo”
Esteri / Mamma ritira la figlia 12enne da scuola: “Deve concentrarsi sulla carriera da influencer”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Guerra Israele-Hamas, l'allarme dell'Onu: "A Gaza scenario infernale"
Esteri / Attentato Parigi, l’aggressore: “Ho ucciso per vendicare i musulmani perseguitati in tutto il mondo”
Esteri / Mamma ritira la figlia 12enne da scuola: “Deve concentrarsi sulla carriera da influencer”
Esteri / Meravigliosa Finlandia, tra arte e natura: i luoghi da scoprire
Esteri / Battaglia estesa nel sud di Gaza: "Sarà devastante". Morto ostaggio 21enne rapito al rave
Esteri / Attentato nelle Filippine durante una messa all’università: almeno 4 morti
Esteri / Parigi, urla “Allah Akbar” e uccide un turista sotto la Torre Eiffel
Esteri / Carri armati vicini a Khan Yunis, nel Sud della Striscia. Raid israeliano uccide 7 palestinesi
Esteri / Reportage TPI – Nabi Saleh: l’assedio dei coloni è un’altra prigione per i palestinesi
Esteri / Diario da Gaza: “La tregua tra Israele e Hamas è arrivata troppo tardi. Ormai viviamo in una città fantasma”