Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:22
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

In Germania è stato rimosso il divieto dei simboli nazisti nei videogiochi

Immagine di copertina
Un'immagine del videogioco Wolfenstein II: The New Colossus

La decisione presa dall'autorità tedesca competente, che ammette la presenza di riferimenti se necessari "alla comprensione di fenomeni d'attualità", come già avviene per il cinema e per la televisione

In Germania i videogiochi potranno mostrare simboli e riferimenti al nazismo, a condizione che le immagini non siano oggetto di propaganda. A dichiararlo è stata l’autorità tedesca per la regolamentazione dei videogiochi (Usk), che annuncia la modifica della normativa che regola la gestione dei simboli “contrari alla Costituzione” in ambienti ludici.

Finora i simboli che in altri contesti costituiscono apologia di reato, “potranno essere mostrati se servono nell’ambito di realizzazione d’arte o della scienza, per mostrare lo sviluppo di precisi avvenimenti storici e la comprensione di fenomeni d’attualità”, ha affermato la rappresentante dell’istituzione, Elisabeth Secker.

Fatta eccezione per il cinema e per altri spettacoli culturali o trasmissioni televisive, in cui simboli e riferimenti sono ammessi, finora i videogiochi dovevano rispettare un articolo del codice penale che impedisce di mostrare simboli anticostituzionali, compresi eventuali riferimenti al periodo nazista.

Le svastiche riprodotte in alcuni giochi come Call of Duty o il più recente Wolfenstein II: The New Colossus, in cui i personaggi nazisti ricoprono un ruolo centrale, erano state quindi trasformate in un triangolo nella versione tedesca del gioco.

Tuttavia non si tratta di un permesso generalizzato perché l’autorità competente non ha intenzione di procedere con un’autorizzazione senza controlli e verificherà caso per caso se la presenza dei simboli incriminati sia “socialmente appropriata”.

“L’autorizzazione esiste da lungo tempo per i film ed è giusto chi si rivolga anche ai videogiochi, che godono della libertà artistica “, ha continuato Secker.

Nel 2017 l’uscita di Wolfenstein II, un gioco in cui il giocatore deve uccidere i nazisti, ha scatenato un acceso dibattito in Germania. Molti avevano gridato alla censura perché i simboli nazisti erano stati cambiati ed erano stati rimossi i baffi di Hitler.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”
Esteri / La capo gabinetto di Trump: “Ha la personalità di un alcolizzato”
Esteri / Museo del Louvre chiuso da tre giorni: i lavoratori prolungano lo sciopero fino a domani
Esteri / “Siate pronti a mandare i vostri figli a combattere contro la Russia”: il discorso del capo delle forze armate britanniche
Esteri / Fornì ketamina alla star di “Friends” Matthew Perry: medico condannato a 8 mesi di arresti domiciliari
Esteri / Il Regno Unito rientrerà nel programma europeo Erasmus+ nel 2027
Esteri / Trump ordina il “blocco totale” delle petroliere da e verso il Venezuela: ecco cosa può succedere ora
Esteri / L’allarme del Wfp: quest’inverno 17 milioni di persone a rischio fame in Afghanistan