Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 21:30
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

In Brasile 3 milioni in piazza per i diritti LGBT: usciamo da Facebook e impariamo da loro

Immagine di copertina
Credit: AFP

In Brasile, tra gli altri problemi, hanno un presidente che fin dalla campagna elettorale non ha nascosto la sua omofobia. Anzi, Bolsonaro l’ha sventolata fiero (sì, esattamente come succede qui da noi) rivendicando un amore normale e degli amori anormali ovviamente secondo il suo soggettivo giudizio.

Del resto è stato proprio il capo di Stato a rivolgere commenti sgradevoli contro Jean Willys, il primo deputato gay eletto nel Paese sudamericano che ha dovuto autoesiliarsi in Germania per sfuggire alla paura.

Eppure in Brasile la battaglia l’hanno presa così tremendamente sul serio che circa tre milioni di persone (tre milioni di persone, eh) hanno riempito ieri le piazze per il Pride di San Paolo. Un fiume di persone che ha inondato la città, segnando probabilmente il Pride più partecipato di sempre, come risposta alla grettezza di Bolsonaro.

E la lezione è tutta qui: quando si toccano i diritti ci sono due cose da fare e da sperare: avere una rappresentanza politica che li difenda fino allo stremo e avere le persone che escano dai social, dalle proprie abitazioni, dai propri ristretti piccoli cortili e manifestino manifestandosi, essendoci di persona, mostrando la faccia e consumando le scarpe, si facciano presenza fisica per le strade dimostrando fisicamente la dissidenza farsi corteo.

La lezione del Brasile ci insegna che i diritti sono quasi sempre quelli degli altri ma vanno difesi come se fossero nostri perché la loro erosione può non interessarci nella fase iniziale ma inevitabilmente finirà per toccare anche noi.

E quella piazza piena cozza con la sedentarietà e con l’ozio di chi, qui in Italia, ha dimenticato il potere della piazza e ancora crede che bastino un paio di tweet solidali per cambiare il mondo.

Come sarebbe bello vedere le piazze piene di gente che manifesta per un diritto qualsiasi, senza preoccuparsi di poterne trarre vantaggio personale ma semplicemente come difesa di un principio che meriti di essere tutelato.

Come servirebbe, proprio di questo tempi, riempire le piazze per rivendicare ciò che scriviamo su Facebook. Come sarebbe da essere brasiliani per sfidare, con lo sguardo dritto sfilando per strada, chi sottrae i diritti che giorno dopo giorno anche qui da noi vengono messi in discussione per provare a sgretolarli senza sapere che i diritti sono come l’aria e ci si accorge di loro solo quando cominciano a mancare.

Il Brasile dà lezione di democrazia, forse sarebbe il caso di farci caso e di impararla. Opposizione compresa.

In Brasile l’omofobia uccide una persona LGBT ogni 19 ore
Ti potrebbe interessare
Esteri / La Corte de L'Aja ordina a Israele di garantire le forniture di cibo, servizi di base e aiuti umanitari a Gaza
Esteri / Russia: arrestati 5 giornalisti. Cremlino apre alla liberazione di Gershkovich
Esteri / L’ex neonazista che ispirò “American History X” scopre le sue origini ebree con un test del Dna e si converte
Ti potrebbe interessare
Esteri / La Corte de L'Aja ordina a Israele di garantire le forniture di cibo, servizi di base e aiuti umanitari a Gaza
Esteri / Russia: arrestati 5 giornalisti. Cremlino apre alla liberazione di Gershkovich
Esteri / L’ex neonazista che ispirò “American History X” scopre le sue origini ebree con un test del Dna e si converte
Esteri / Le indiscrezioni sulle cure di Kate Middleton: “Tre settimane di chemio e trattamenti a casa”
Esteri / Ilaria Salis di nuovo in catene, gli amici minacciati fuori dal tribunale
Esteri / Oltre 32.500 morti a Gaza. Libano, Meloni visita i militari italiani: "La pace è deterrenza e impegno". Anp: domenica giurerà il nuovo governo. Politico: "Pentagono valuta di finanziare una forza di peacekeeping dopo la guerra". Netanyahu: "Ci prepariamo a entrare a Rafah"
Esteri / Il nuovo business di Donald Trump: vendere bibbie a 60 dollari l’una
Esteri / Altri 16 bambini e adolescenti rimasti feriti a Gaza arrivano in Italia
Esteri / Germania, Flixbus si ribalta vicino Lipsia: almeno cinque morti e diversi feriti
Esteri / La storia si ripete: si dovrà ancora lottare per essere ebrei. Steven Spielberg lancia l’allarme antisemitismo