Crisi di governo in Francia, il discorso alla nazione di Macron: “Estrema destra ed estrema sinistra unite per disfare. Ora un premier di interesse generale. Io resto fino a fine mandato”
Francia, crisi di governo: il discorso del presidente della Repubblica Emmanuel Macron
Nella serata di oggi, giovedì 5 dicembre, il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron ha tenuto un discorso alla nazione per fare il punto sulla crisi di governo aperta con la sfiducia del primo ministro Michel Barnier votata ieri dall’Assemblea nazionale.
Cosa ha detto Macron
Il presidente Macron non ha annunciato chi sarà il nuovo primo ministro e ha ribadito di non aver nessuna intenzione di dimettersi prima della fine del suo mandato, nel 2027. “Il mandato che mi avete affidato democraticamente è quinquennale e lo eserciterò pienamente fino alla sua scadenza”, ha scandito. “La mia responsabilità consiste nel garantire la continuità dello Stato, il buon funzionamento delle nostre istituzioni, l’indipendenza del nostro Paese e la protezione di tutti voi”.
“Ieri – ha esordito il presidente nel suo discorso – l’Assemblea nazionale ha votato a maggioranza assoluta per censurare il governo di Michel Barnier. Ho preso atto delle sue dimissioni. Voglio ringraziare Michel Barnier per la sua dedizione e la sua combattività. Lui e i suoi ministri sono stati all’altezza della situazione in cui tanti altri non lo erano stati. Devo ammettere che la decisione [di sciogliere l’Assemblea nazionale lo scorso luglio, ndr] non è stata compresa”.
Barnier, ha detto Macron, è stato censurato “perché l’estrema destra e l’estrema sinistra si sono unite, in un fronte antirepubblicano”. “Non mi prenderei mai la responsabilità per gli altri”, ha aggiunto: “I deputati del Raggruppamento Nazionale e del Fronte Popolare hanno scelto il disordine. Non fare, ma disfare. Stanno pensando alle elezioni presidenziali”.
Il presidente ha difeso la sua scelta di nominare Barnier primo ministro. “Durante quest’estate – ha ricordato – ho fatto ampie consultazioni, in primo luogo per cercare di convincere le forze politiche a lavorare insieme, come fanno molti dei nostri vicini”: Barnier “era in grado infatti di riunire la maggioranza più ampia all’Assemblea e al Senato, dalla destra repubblicana al centro, compresi i radicali e le forze indipendenti e territoriali”.
Parlando dei prossimi sviluppi legati alla crisi di governo, Macron ha detto che darà “istruzioni al primo ministro affinché formi un governo di interesse generale”: “Il primo ministro – ha sottolineato – dovrà portare avanti le sue consultazioni e formare un governo compatto al vostro servizio , che sarà composto da tutte le forze politiche. Mi aspetto pienamente che possa emergere una maggioranza per approvare il prossimo bilancio in Parlamento”
La “priorità” del nuovo premier “sarà il bilancio”: “Prima di metà dicembre al Parlamento” sarà presentata una “legge temporanea” che “consentirà, come previsto dalla nostra Costituzione, la continuità dei servizi pubblici e della vita del Paese”.
Crisi di governo in Francia: cosa sta succedendo
Ieri l’Assemblea nazionale ha approvato una mozione di sfiducia nei confronti del primo ministro Michel Barnier, in carica da soli tre mesi. La mozione – presentata dal Nuovo Fronte Popolare – è passata con 331 voti, appoggiata anche dal Rassemblement National.
Le ali sinistra e destra del Parlamento francese hanno unito eccezionalmente i loro voti dopo che il premier ha fatto adottare il bilancio della Previdenza sociale senza passare dal voto del parlamento, facoltà consentita dall’articolo 49.3 della Costituzione francese.
Barnier, 73 anni, esponente dei Repubblicani, era stato incaricato da Macron lo scorso settembre dopo due mesi di impasse seguiti alle elezioni legislative anticipate, vinte a luglio dal Nuovo Fronte Popolare, che però non ha raggiunto la maggioranza assoluta dei seggi.
Era dal 1962 che in Francia un governo non cadeva per una mozione di sfiducia. La crisi di governo dovrà risolversi in Parlamento: già lo scorso giugno, dopo le elezioni europee, il presidente Macron aveva sciolto le camere e convocato il voto anticipato e in base alla Costituzione francese bisogna attendere almeno un anno prima di un nuovo scioglimento.
Ieri, dopo la caduta di Barnier, erano circolate indiscrezioni secondo cui Macron avrebbe voluto nominare un nuovo primo ministro entro 24 ore. Oggi il presidente ha pranzato con François Bayrou, 73 anni, leader della formazione centrista Movimento Democratico, tra i nomi considerati in lizza per assumere la guida del governo.