Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 09:28
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Un figlio di Gheddafi condannato a morte

Immagine di copertina

Saif al-Islam Gheddafi è stato condannato a morte insieme a altre otto persone per crimini di guerra commessi nel 2011

Saif al-Islam Gheddafi, figlio dell’ex dittatore Muammar Gheddafi, e altre otto persone sono state condannate a morte da una corte di Tripoli.

Sono accusati di crimini di guerra commessi nel 2011, durante la repressione della rivolta popolare che portò alla caduta della dittatura di Gheddafi. 

Tra i condannati a morte, vi sono anche Abdullah al-Senussi, ex capo dell’intelligence durante il regime di Gheddafi, e l’ex primo ministro Baghdadi al-Mahmoudi.

Le accuse sono reclutamento di mercenari, attacchi indiscriminati sui civili con raid aerei, formazione di milizie armate illegali, spari sulla folla, incitazione alle violenze e agli stupri.

Nel processo altre sette persone sono state condannate a 12 anni di carcere, mentre quattro sono state rilasciate. Gli imputati hanno 60 giorni per presentare un appello. 

Saif al-Islam Gheddafi non era presente al processo, perché al momento si trova nella città di Zintan, dove è tenuto prigioniero da un gruppo di ribelli, alleati del governo libico con sede a Tobruk riconosciuto dall’Onu ma rivali della fazione Alba Libica che controlla Tripoli, la capitale del Paese.

Secondo quanto riporta la Bbc, i ribelli – che avevano catturato il figlio di Gheddafi alla fine della guerra civile – non vogliono né consegnarlo alle autorità né ucciderlo, perché potrebbero chiedere un alto riscatto in futuro. 

Il processo è stato aperto nell’aprile del 2014 e sin dall’inizio diverse associazioni dei diritti umani hanno riportato irregolarità, criticando la mancanza di obiettività nel sistema giudiziario libico e la scarsa trasparenza. 

Dalla caduta di Gheddafi, la Libia è precipitata nel caos, contesa da fazioni rivali. Il parlamento ufficialmente riconosciuto dalla comunità internazionale ha sede a Tobruk, ma la capitale Tripoli è nelle mani del gruppo rivale Alba Libica. 

La rivista settimanale italiana Internazionale ha elencato i gruppi armati che controllano la Libia.

Qui sotto: una mappa della Libia che mostra il territorio sotto il controllo delle diverse fazioni. Credit: Bbc

Ti potrebbe interessare
Esteri / Generazione Mamdani: il fronte dei sindaci progressisti che sfida i nuovi nazionalismi. Da Trump a Orban
Esteri / Lezioni per i giovani dalla rivolta della Generazione Z in Nepal
Esteri / La rivolta mondiale della Generazione Z: quando i giovani riscoprono la politica in piazza
Ti potrebbe interessare
Esteri / Generazione Mamdani: il fronte dei sindaci progressisti che sfida i nuovi nazionalismi. Da Trump a Orban
Esteri / Lezioni per i giovani dalla rivolta della Generazione Z in Nepal
Esteri / La rivolta mondiale della Generazione Z: quando i giovani riscoprono la politica in piazza
Esteri / Dai patron delle Big Tech ai leader delle grandi potenze: i super-ricchi vogliono vivere per sempre
Esteri / America su, Europa giù: dove si è fermato l’ascensore sociale per i giovani in Occidente
Esteri / La disaffezione per la politica non è invincibile: la lezione per la sinistra che arriva da New York (di R. Parodi)
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / “Perché i soldi per ricostruire Gaza non li mette Israele?”: giornalista licenziato dopo aver posto questa domanda su Israele
Esteri / “Non sapevo fosse il Louvre”: la surreale difesa di uno dei sospettati per il furto di gioielli all’interno del museo
Esteri / Chi è Rama Duwaji, la moglie del neo sindaco di New York Zohran Mamdani