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Libano, il porto di Beirut torna a funzionare dopo due settimane dalla maxi esplosione

Immagine di copertina
IL porto di Beirut riparte dopo l'esplosione che due settimane fa devastò la città

Libano, il porto di Beirut torna a funzionare dopo la maxi esplosione

Dopo poco più di due settimane dall’esplosione che martedì 4 agosto ha devastato la città di Beirut causando centinaia di morti e migliaia di feriti e sfollati, il porto della capitale del Libano torna a funzionare. Lo documenta il Corriere della Sera con un reportage sul campo. Le grandi navi hanno ripreso ad attraccare ormai già da una settimana, come riportano da Unifil (United Nations Interim Force in Lebanon) e l’Onu. E un flusso di aiuti vitali sta arrivando nella capitale per aiutare i suoi abitanti nella ripresa. Numerosi i contributi anche dall’Italia e nei prossimi giorni dovrebbe giungere nella capitale il ministro della difesa, Lorenzo Guerini.

La ripartenza del porto di Beirut è un faro di speranza in mezzo alle macerie di una città ferita, squartata. Si temeva infatti che l’intera zona portuale potesse rimanere paralizzata per mesi, se non addirittura per anni. “È una boccata d’ossigeno e di speranza”, hanno detto gli operatori commerciali. Stando ai dati ufficiali si pensa che il numero dei morti alla fine non supererà quota 200 mentre le persone che non possono tornare alle proprie case sono quasi 300.000.

Leggi anche: 1. “A Beirut, come a Damasco, è morta la speranza”: parla lo scrittore siriano Shady Hamadi /2. Libano, esplosione al porto di Beirut: incidente o attentato? Tutte le ipotesi

3. Dietro l’esplosione di Beirut il nitrato d’ammonio: cos’è e quali altri incidenti ha provocato /4. “L’esplosione di Beirut è una tragedia annunciata, quel porto è il simbolo della corruzione in Libano”

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