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Home » Esteri

Elezioni di midterm: come funzionano | Come si vota | Quando si vota

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Elezioni midterm Usa 2018 come si vota | Quando si vota | Martedì 6 novembre 2018 negli Usa si tengono le elezioni di metà mandato. I cittadini statunitensi, a due anni dalle presidenziali in cui fu eletto presidente Donald Trump, tornano alle urne per eleggere senatori e deputati e alcuni governatori.

(Qui tutti gli aggiornamenti in tempo reale e le ultime notizie, mentre qui troverete i risultati dopo lo spoglio dei voti)

Le elezioni di metà mandato si tengono ogni quattro anni, ovvero due anni dopo le elezioni presidenziali.

Le elezioni di midterm riguardano l’elezione dei 435 membri della Camera dei rappresentanti, di un terzo dei 100 membri del Senato e dei governatori di trentasei dei cinquanta Stati membri degli Stati Uniti.

Elezioni midterm Usa 2018: come si vota

Il Congresso americano – ovvero il parlamento – è diviso in due rami: la Camera dei Rappresentanti e il Senato. Il 6 novembre si vota per rieleggere l’intera Camera dei Rappresentanti, ovvero 435 membri, il cui mandato dura due anni.

Insieme a loro si eleggono 36 dei 100 senatori che compongono il Senato, i cui mandati durano 6 anni (ogni due anni se ne rinnova un terzo). Negli Stati Uniti ci sono due senatori per ciascuno stato, ovvero 100 senatori per 50 stati federali. Vengono eletti anche 36 governatori.

Prima di queste elezioni di metà mandato, la Camera dei Rappresentanti è controllata dai Repubblicani (235 su 435). Anche il Senato è controllato dai Repubblicani, con 51 senatori di maggioranza.

Il Senato è composto da 2 senatori per ogni Stato, eletti per 6 anni.

In quasi tutti gli stati viene utilizzato il sistema maggioritario semplice: ogni elettore vota per un candidato e viene eletto il candidato che ottiene la maggioranza relativa dei voti, a eccezione della Louisiana, che invece adotta un metodo uninominale a doppio turno.

I seggi della Camera dei rappresentanti sono invece ripartiti tra gli Stati in proporzione alla rispettiva popolazione. Ciascuno Stato ha diritto ad almeno un rappresentante. I seggi sono attualmente 435. Ad essi si aggiungono sei delegati che rappresentano il Distretto di Columbia, Porto Rico, e i territori delle Samoa Americane, di Guam, delle Marianne Settentrionali e delle Isole Vergini americane, che però non hanno diritto di voto.

I rappresentanti sono eletti in collegi uninominali, che devono avere approssimativamente la stessa popolazione.

In quasi tutti gli stati viene utilizzato per l’elezione il sistema maggioritario semplice: ogni elettore vota per un candidato e viene eletto il candidato che ottiene la maggioranza relativa dei voti. Anche alla Camera l’eccezione è rappresentata dalla Louisiana, dove si usa il sistema elettorale francese a doppio turno.

La Camera dei rappresentanti è eletta per due anni. Alle elezioni di midterm infatti, a differenza del Senato, si rinnovano tutti e 435 seggi.

Elezioni midterm Usa 2018: quando si vota

L’election day capita sempre il primo martedì dopo il primo lunedì di novembre degli anni pari. I seggi aprono tra le 6 e le 7 del mattino. I primi stati a votare sono quelli della east cost, gli ultimi per via del fuso orario sono le Hawaii.

La chiusura dei seggi è prevista tra le 18 e le 21 locali. In Italia i primi risultati iniziano ad arrivare all’una di notte, a pochi minuti dalla chiusura dei seggi. I risultati definitivi e attendibili tra le 4,30 e le 5,30 ora italiana.

Elezioni di midterm: i sondaggi

Alla Camera i sondaggi prevedono una vittoria dell’opposizione e il ritorno quindi di una maggioranza democratica. Secondo il Washington Post la sinistra sarebbe in vantaggio in 69 circoscrizioni in bilico.

Più difficile per i democratici spuntarla al Senato, sia perché i senatori uscenti sono di meno, un terzo e non la totalità come alla Camera, e sia perché quelli in scadenza sono per lo più democratici.

Un esito probabile delle elezioni di midterm potrebbe essere rappresentato da un Senato che si riconferma a maggioranza repubblicana e una Camera che passa a maggioranza democratica.

Qui tutti gli aggiornamenti sui sondaggi.
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