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Le elezioni presidenziali in Bielorussia

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Al voto 7 milioni di cittadini per la quinta volta in 21 anni. Finora ha sempre vinto l'attuale presidente Lukashenko, l'ultimo dittatore d'Europa

Domenica 11 ottobre si vota in Bielorussia per eleggere il presidente della Repubblica. Secondo le previsioni, l’attuale capo di stato Alexander Lukashenko, al potere da 21 anni, dovrebbe rivincere facilmente e ottenere così il suo quinto mandato.

Al voto 7 milioni di cittadini. È la quinta volta che si vota per eleggere il presidente nel corso degli ultimi 21 anni. Finora ha sempre vinto Lukashenko, avendo sempre ottenuto non meno del 75 per cento dei consensi.

Le ultime elezioni presidenziali in Bielorussia sono state svolte nel 2010. In quell’occasione, sette fra i nove candidati alla presidenza furono arrestati, di cui solamente uno fra questi è stato liberato quest’anno. 

Durante questa tornata elettorale, ci sono solo tre candidati che sfidano Lukashenko, nessuno fra i quali fa parte della vecchia guardia dell’opposizione visto che quest’anno a nessuno tra questi è stato permesso di candidarsi.

Tra i tre sfidanti, due sono considerati candidati tecnici a favore di Lukashenko. L’unico candidato inviso all’ultimo dittatore d’Europa – così come viene chiamato l’attuale presidente della Bielorussia – è una donna e si chiama Tatsiana Karatkevich, ma ha ben poche chance di successo.

Leggi anche: L’ULTIMA DITTATURA D’EUROPA Viaggio in Bielorussia, ultimo bastione dell’era sovietica 

Leggi anche: ALEXANDER IL MAGNIFICO Un profilo del leader bielorusso Alexander Lukashenko  

Lukashenko è un personaggio particolare e bizzarro. Gioca a tennis, ma pretende di vincere anche con il numero uno al mondo. Si vanta di aver truccato le elezioni, ma solo per diminuire il numero dei voti che aveva guadagnato.

Detesta gli omosessuali ma chiude un occhio per quanto riguarda le lesbiche. Ovunque vada, porta con sé anche suo figlio più piccolo, che gira con una pistola d’oro e pretende di essere salutato con gli attenti dagli ufficiali e generali delle forze armate.

L’opposizione sostiene che anche quest’anno il voto non sarà né libero né giusto, ma non prevede grandi manifestazioni o proteste in seguito alle elezioni, il cui risultato appare scontato. 

“Le persone sono deluse anche dai candidati dell’opposizione”, ha detto Stanislav Fursov, un cittadino bielorusso, ad Al Jazeera. “Nessuno sembra un vero leader. Credo che queste siano le elezioni più impopolari che la Bielorussia abbia mai visto”.

Anche la scrittrice e giornalista bielorussa Svetlana Alexievich, che giovedì 8 ottobre ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura, ha criticato Lukashenko sostenendo che è un uomo dell’era sovietica e che la Bielorussia è una “dittatura soft”. I suoi libri, secondo quanto riporta la Bbc, non sono pubblicati in Bielorussia.

Il piano di Lukashenko per rassicurare i cittadini sembra essere alquanto semplice: mantenere “ordine e sicurezza”, sostiene Valery Karbalevich, un analista politico bielorusso.

La guerra in Ucraina, che confina a sud con la Bielorussia, rende la promessa elettorale di Lukashenko molto attraente per i suoi connazionali. “Le persone sono spaventate che un vero cambiamento politico possa portare al disordine e all’instabilità che ha colpito parti dell’Ucraina”, spiega Karbalevich.

Tra l’altro, durante le fasi più calde del conflitto in Ucraina, Lukashenko ha mantenuto una posizione neutrale, non riconoscendo l’annessione della Crimea da parte della Russia e anzi offrendo Minsk come punto strategico d’incontro per i colloqui di pace.

Leggi anche: L’ULTIMA DITTATURA D’EUROPA Viaggio in Bielorussia, ultimo bastione dell’era sovietica 

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