Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

El Salvador, liberata la ragazza finita in carcere con l’accusa di aver cercato di abortire

Immagine di copertina
Credit: AFP

L'aborto è una pratica illegale nel Salvador e le donne rischiano fino a 20 anni di carcere

Una ragazza che era stata arrestata per tentato omicidio a causa delle severe leggi anti-aborto del Salvador è stata liberata.

Imelda Cortez, 20 anni, era rimasta incinta dopo essere stata violentata per diversi anni dal suo patrigno e secondo i medici la ragazza aveva cercato di abortire, senza riuscirci.

Sulla base di queste accuse, Imelda Cortez è stata arrestata e ha trascorso più di 18 mesi in prigione in attesa del processo.

Secondo i pubblici ministeri, la ragazza non avrebbe detto a nessuno di essere rimasta incinta e non avrebbe richiesto alcun aiuto medico dopo il parto, mettendo così in pericolo la vita del feto.

La Cortez quindi ha rischiato di essere accusata di tentato omicidio e rischiava fino a 20 anni di carcere. La Corte però ha stabilito che la donna non ha mai cercato di abortire e ha stabilito che poteva essere scarcerata.

“Questa sentenza è un segno di speranza per le donne che sono ancora in prigione e che sono sotto processo con l’accusa di omicidio”, ha detto l’avvocato della difesa, Ana Martinez, parlando con i giornalisti.

I pubblici ministeri hanno anche spiegato che il patrigno è stato arrestato per violenza sessuale ed è in attesa del processo.

Il Salvador è uno dei pochi paesi al mondo in cui gli aborti sono completamente vietati e le pene previste dalla legge sono tra le più severe.

I medici sono tenuti ad informare le autorità se pensano che una donna abbia tentato di interrompere volontariamente la sua gravidanza. Se non lo fanno, anche loro rischiano di finire sotto processo.

Gli attivisti per i diritti umani da tempo chiedono una riforma delle leggi vigenti e una depenalizzazione dell’aborto, che a loro parere dovrebbe essere reso legale. Il sistema attuale costringe molte donne a ricorrere a procedure illegali e poco sicure che mettono in pericolo la loro stessa vita.

Dal 2000, più di cento persone sono state condannate dai tribunali del paese per crimini legati all’aborto.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Cos’è la dottrina Begin e cosa c’entra con l’attacco israeliano all’Iran
Esteri / La fragile tregua tra India e Pakistan: ecco perché l’escalation nucleare non è scongiurata
Esteri / La storia segreta degli aiuti militari degli Stati Uniti all’Ucraina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Cos’è la dottrina Begin e cosa c’entra con l’attacco israeliano all’Iran
Esteri / La fragile tregua tra India e Pakistan: ecco perché l’escalation nucleare non è scongiurata
Esteri / La storia segreta degli aiuti militari degli Stati Uniti all’Ucraina
Esteri / Senatore statunitense interrompe conferenza stampa del governo: arrestato dalla polizia
Esteri / Dal carrello abbassato ai flap chiusi, cosa è successo sul Boeing di Air India
Esteri / Il volo dell'Air India si solleva da terra ma inizia subito a perdere quota: il video
Esteri / L'unico sopravvissuto del disastro dell’Air India esce dalle macerie e cammina tra la folla
Esteri / La storia di Ramesh, unico sopravvissuto del disastro dell'Air India
Esteri / Israele attacca l’Iran, colpiti siti nucleari e militari: "Siamo in guerra, non è un'operazione". Trump: "Teheran fermi massacro, firmi l’accordo"
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale