Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:04
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Disney “sbianca” le sue principesse nere

Immagine di copertina

L'unica principessa nera del film, il sequel di "Ralph Spaccatutto" del 2012, è stata vittima di "whitewashing"

La multinazionale cinematografica di animazione Disney è al centro di una pesante polemica per aver “sbiancato” due sue principesse.

S&D

Si tratta di due personaggi presenti nel film Ralph 2.0 dove le principesse Tiana e Pocahontas (nell’altro film “Ralph spacca internet”) sono apparse più chiare rispetto alla carnagione che da sempre le contraddistingue.

L’unica principessa nera del film, il sequel de ‘”Ralph Spaccatutto” del 2012, è stata vittima di “whitewashing”, espressione usata quando ruoli storicamente non bianchi vengono assegnati ad attori bianchi.

In questo caso è successo alla principessa Tiana, apparsa per la prima volta ne “La principessa e il ranocchio” del 2009. Ha un ruolo minore nel nuovo film e le anticipazioni hanno mostrato che ha la pelle e i tratti facciali sono stati ‘sbiancati’ e resi così diversi da quelli originali.

Un trailer iniziale l’ha mostrata con la pelle scura, mentre è assieme alle altre principesse Disney, da Biancaneve a Cenerentola a Jasmine ad Ariel. Ma in una scena successiva, la sua carnagione è molto schiarita, il naso è affilato e i capelli ondulati.

Sembra strano che a operare il whitewashing sia stata proprio la Disney, anche perché, oggi sembra essere un’azienda molto attenta alle discriminazioni.

Ma non è la prima volta che Hollywood è accusato di razzismo in questo modo. La stessa Disney lo fu per il film del 2013 ‘The Lone Ranger’, quando Johnny Depp impersonò il nativo americano Tonto, sebbene l’attore abbia detto che potrebbe avere origini Cherokee.

La pellicola è attesa nelle sale americane il 21 novembre per il giorno del Ringraziamento.

La critica si è diffusa abbastanza da spingere Disney a rimediare, come riporta il Wall Street Journal. Pare infatti che la major abbia ricevuto messaggi sia da Anika Noni Rose, l’attriche che ha doppiato Tiana nei film in lingua originale, e dal gruppo di sostegno e difesa dei diritti delle persone di colore Color of Change.

Ufficialmente, non c’è stato nessun commento dal parte del colosso dell’animazione.

A parlare ci ha pensato però Brandi Collins-Dexter, del gruppo di pressione Color of Change che lavora per garantire una rappresentazione adeguata dei personaggi neri a Hollywood.

“La decisione di Disney di ripristinare l’immagine della principessa Tiana, con una principessa indiscutibilmente nera con labbra piene, pelle scura e capelli scuri è una vittoria”, ha confermato, aggiungendo: “Disney ha mostrato il suo impegno ad affrontare le preoccupazioni nostre e della comunità nera”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Media: "Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore dell'Idf in Egitto per discutere dell'offensiva a Rafah". Hamas diffonde il video di un ostaggio. Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis. Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini