Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 20:28
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Danimarca, la legge anti-migranti viene da una premier di sinistra e da un ministro figlio di immigrati

Immagine di copertina

Ieri, giovedì 3 giugno, il Parlamento di Copenaghen ha approvato con 70 voti contro 24 la nuova legge sull’immigrazione voluta dalla sinistra socialdemocratica. La legge – applaudita da Matteo Salvini, ma deplorata dalle Nazioni Unite, dalle organizzazioni umanitarie e dalla stessa Ue – prevede l’istituzione di centri per richiedenti asilo fuori dai confini europei dove gli individui sono trasferiti mentre la loro pratica viene esaminata.

Secondo l’Ue, che ha condiviso le preoccupazioni dell’Alto commissario dell’Onu per i diritti umani, la legge rischia di “minare le basi del sistema di protezione internazionale per i rifugiati”.  In base alla legge, i richiedenti asilo devono presentare la domanda di persona al confine danese per essere poi trasferiti in un Paese extra-europeo in attesa della valutazione del caso da parte del Paese ospitante. Se la domanda viene accettata, possono continuare a vivere nel Paese terzo dove si trovano ma non in Danimarca; se la domanda è respinta vengono rimpatriati.

Al momento nessun Paese ha acconsentito a partecipare allo schema danese ma Copenaghen ha riferito di essere in negoziati con 5-10 Paesi, senza precisare quali. Secondo la stampa, ci sarebbero in lista Egitto, Eritrea, Etiopia e anche il Ruanda.

La legge è stata proposta dai socialdemocratici della premier Mette Frederiksen e sostenuta anche dai liberali di Vestre, ma anche dalla destra xenofoba. D’ora in poi chi vuole presentare domanda d’asilo in Danimarca, dovrà farlo al confine. A quel punto sarà “trasferito” in un Paese extra-Ue, dove dovrà attendere l’esito. La legge è stata fortemente appoggiata anche da Mattias Tesfaye ministro dell’Immigrazione, che non ha mai nascosto di essere egli stesso figlio di un immigrato etiope.

Nel 2017, Tesfaye ha pubblicato “Benvenuto, Mustafa”, un saggio sulla politica dell’immigrazione socialdemocratica secondo cui lo scetticismo nei confronti dell’immigrazione fa parte della storia della sinistra, riabilitando figure del partito che in tempi non sospetti hanno lanciato l’allarme su una integrazione difficile. “A causa del background di mio padre, non posso avere certe opinioni?” chiede Tesfaye. “Certo, sono figlio di un rifugiato… ma per me è più importante che sono stato un muratore. Se mi chiedi qual è la mia identità, è più vicino a quella”, ha sempre risposto il ministro.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Corte penale internazionale, il procuratore chiede l'arresto per Netanyahu, Gallant e tre leader di Hamas
Esteri / Vittoria per Julian Assange: può fare appello contro l’estradizione negli Usa
Esteri / Iran: cosa può accadere ora dopo la morte del presidente Raisi
Ti potrebbe interessare
Esteri / Corte penale internazionale, il procuratore chiede l'arresto per Netanyahu, Gallant e tre leader di Hamas
Esteri / Vittoria per Julian Assange: può fare appello contro l’estradizione negli Usa
Esteri / Iran: cosa può accadere ora dopo la morte del presidente Raisi
Esteri / Cosa sappiamo finora sull'incidente del presidente iraniano Raisi
Esteri / Corte penale internazionale, il procuratore capo chiede l'arresto per Netanyahu, Gallant e i leader di Hamas. Israele: "Uno scandalo". Biden: "Oltraggioso". Hamas: "Equipara vittime e carnefice"
Esteri / Iran: Mokhber presidente ad interim. Ali Bagheri nominato ministro degli Esteri. Domani i funerali di Stato. Aperta un'indagine sull'incidente. Il Consiglio di Sicurezza Onu osserva un minuto di silenzio
Esteri / Guerra in Ucraina, Kiev: “I russi hanno perso 10.000 uomini in una settimana”
Esteri / Ultimatum di Gantz a Netanyahu. L’Onu: 800 mila persone in fuga da Rafah. Al Jazeera: 64 morti a Gaza nelle ultime 24 ore
Esteri / Guerra in Ucraina, Mosca: eliminati nel Donbass 125 militari ucraini in 24 ore
Esteri / Televisione israeliana: sospese le trattative su ostaggi. Attaccata petroliera al largo dello Yemen. Idf: "Ucciso Khamayseh"