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Crosetto a Washington: “Italia non ha mai esitato su Kiev. Prigozhin? Aperta una ferita nella narrativa russa”

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“L’Italia non ha mai pensato un momento da che parte stare nel conflitto ucraino e continua a sostenere Kiev anche con governi diversi”: lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto in un incontro con il capo del Pentagono Lloyd Austin a Washington. “Siamo legati da rapporti di cooperazione e amicizia speciali”, ha aggiunto, ricordando i tanti militari americani ospitati da 70 anni in Italia e i cimiteri di tanti soldati americani “a dimostrazione del ruolo degli Stati Uniti nella nostra lotta per diventare una democrazia e una repubblica”.

Austin, da parte sua, ha dichiarato che “l’Italia è un alleato fondamentale sul fianco sud della Nato, apprezziamo il suo robusto contributo per la sicurezza nel mondo, in ambito Nato, Ue e Onu, con la partecipazione a molte missioni internazionali, dai Balcani all’Artico, dal Medio Oriente all’Africa e ora all’Indo-Pacifico”.

Dopo l’incontro, Crosetto ha spiegato alla stampa che “da Austin non ci sono state altre richieste, se non considerazioni sui possibili sviluppi del conflitto”, precisando che “non si è parlato della coalizione aerea perché l’Italia ha escluso la sua partecipazione. Austin ci ha chiesto solo di continuare con la strategia attuale per aiutare Kiev a difendersi”, ha aggiunto.

Il ministro della Difesa ha anche commentato le dichiarazioni del capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, che a suo avviso “ha aperto una ferita nella narrativa russa, ha squarciato un velo di omertà e di disinformazione. E’ un elemento di rottura in quello che finora sembrava un monolite russo”, ha detto, riferendosi alle critiche del capo mercenario russo, secondo il quale il ministero della Difesa di Mosca ha ingannato sulle reali motivazione dell’invasione in Ucraina.

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