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Cremlino: “Aperti a negoziati ma l’Ucraina li ha vietati”. Kiev: “Russia pronta a ricevere missili dall’Iran”

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Cremlino: “Aperti a negoziati ma l’Ucraina li ha vietati”. Kiev: “Russia pronta a ricevere missili dall’Iran”

La Russia “resta aperta” ai negoziati con l’Ucraina, ma “al momento non vede tale possibilità”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, affermando che il decreto firmato a inizio ottobre dal presidente ucraino Volodimir Zelensky rende impossibile qualsiasi trattativa con Mosca.

“Abbiamo ripetutamente detto che la parte russa rimane aperta per raggiungere i suoi obiettivi nei negoziati. Ma abbiamo anche ripetutamente richiamato l’attenzione di tutti sul fatto che al momento non vediamo tale opportunità perché a Kiev è stata codificata in legge la non possibilità di qualsiasi negoziato con la parte russa”, ha affermato Peskov. Il decreto a cui fa riferimento il Cremlino definisce “impossibili” le trattative con il presidente russo Vladimir Putin dopo l’annessione uniltarale delle quattro regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson alla Federazione Russa.

Secondo quanto riportato dal Washington Post, gli Stati Uniti hanno chiesto all’Ucraina di mostrarsi aperta a trattare con la Russia, per continuare a garantire il pieno sostegno di molti paesi colpiti duramente dalla crisi energetica e alimentare innescata dalla guerra. “Ancora una volta ripeto che ci sono alcune notizie veritiere, ma per la maggior parte ci sono notizie che sono pure speculazioni”, ha commentato Peskov, sostenendo di non sapere se quanto riportato sia avvenuto o meno.

Durante la conferenza stampa, il portavoce del Cremlino si è anche rifiutato di commentare un articolo del Wall Street Journal, che ha parlato di colloqui tra Washington e alti esponenti del governo russo, volti a evitare un’escalation nucleare del conflitto. “Non abbiamo nulla da dire su questa testata”, ha ribadito Peskov.

Kiev intanto continua ad accusare l’Iran di fornire armi e mezzi militari alla Russia. Secondo il rappresentante dell’intelligence ucraina presso il ministero della Difesa di Kiev, Vadim Skibitsky, il Cremlino avrebbe intenzione di acquisire missili balistici Fateh-110 e Zolfaghar dall’Iran e inviarli per via aerea in Crimea e via mare nei porti russi sul Mar Caspio.

Secondo un portavoce della commissione europea, l’Unione Europea è pronta a imporre sanzioni contro l’Iran se sarà dimostrata la fornitura di armi alla Russia  L’UE, ha detto il portavoce, considera inaccettabile dal punto di vista del diritto internazionale nonché contraria alla risoluzione Onu qualsiasi fornitura di armi alla Russia, dunque non solo droni ma anche missili balistici, come riportato dall’intelligence ucraina.

“Sappiamo che gli accordi sono già stati raggiunti”, ha detto Skibitsky, citato da Ukrainska Pravda, affermando che la Russia ha già utilizzato circa l’80 percento dei suoi missili per attaccare le infrastrutture civili ucraine.

Gli attacchi delle ultime settimane contro le infrastrutture ucraine hanno finora causato una riduzione della capacità elettrica ucraina del 32 percento, secondo la compagnia Yasno. Il presidente ucraino, Volodimir Zelenskiy, ha avvertito che la Russia “sta concentrando forze e mezzi per una possibile ripetizione di massicci attacchi alle nostre infrastrutture, principalmente energetiche”.

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