Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Cosa resterà di questi Anni Venti? La grande crisi delle democrazie

Immagine di copertina

Da 15 anni l’indice delle libertà globali è in calo. È l’era degli autocrati: Xi Jinping, Putin, Bolsonaro. E negli Usa Trump resta una minaccia. Solo l’Europa si salva

Non è facile restare ottimisti guardando allo stato in cui versa il mondo mentre entriamo nel 2022. Stiamo entrando nel terzo anno di una pandemia che ha già causato oltre 5 milioni di vittime e che sta tornando a diffondersi a ritmi elevati. E, mentre tutto ciò accade, la democrazia è in ritirata. Secondo l’Ong di Washington Freedom House, il livello di libertà democratica è diminuito in 73 Paesi contro solo 28 in cui è aumentato, e per il 15esimo anno consecutivo l’indice di libertà globale è in calo. «La lunga recessione democratica si sta aggravando», sottolinea l’Ong. Avverto questo problema in modo particolarmente intenso vivendo in un Paese – gli Stati Uniti – che ha visto un notevole declino democratico durante i quattro anni del presidente Donald Trump.

S&D

Il 2021 è iniziato con l’insurrezione del 6 gennaio: incoraggiata da Trump, una folla violenta ha preso d’assalto il Campidoglio impedendo per breve tempo la certificazione della vittoria alle presidenziali di Joe Biden. Per un attimo i leader repubblicani hanno capito in quale abisso ci avevano portato le menzogne e la violenza verbale di Trump. Mitch McConnell, leader repubblicano al Senato, ha dichiarato la notte dell’insurrezione: «La folla è stata alimentata con bugie. Sono stati provocati dal presidente e da altre persone potenti». Tuttavia, anziché ripudiare la «grande menzogna» – come la teoria complottista “Stop the Steal” (secondo cui c’è stata una frode per impedire la rielezione di Trump, ndr) – il Partito repubblicano l’ha abbracciata e l’ha trasformata nella sua politica ufficiale. In uno Stato dopo l’altro, in particolare quelli in bilico che hanno dato la presidenza a Biden, i repubblicani hanno modificato le leggi elettorali per complicare lo svolgimento delle elezioni, chiudendo i seggi e limitando il voto anticipato e per corrispondenza. In una contea della Georgia con una popolazione a maggioranza nera pro-Biden, sono stati chiusi 6 seggi elettorali su 7. E ci sono centinaia di esempi come questo. Secondo sondaggi recenti…
Continua a leggere l’articolo sul settimanale The Post Internazionale-TPI: clicca qui

Ti potrebbe interessare
Esteri / Peggiorano le condizioni di Re Carlo: “Sta molto male, ci si prepara al peggio”
Esteri / Meloni annuncia: "Papa Francesco parteciperà al G7 | VIDEO
Esteri / Houthi: i ribelli del Mar Rosso che combattono Israele
Ti potrebbe interessare
Esteri / Peggiorano le condizioni di Re Carlo: “Sta molto male, ci si prepara al peggio”
Esteri / Meloni annuncia: "Papa Francesco parteciperà al G7 | VIDEO
Esteri / Houthi: i ribelli del Mar Rosso che combattono Israele
Esteri / Accordi di Abramo: anatomia di un fallimento geopolitico
Esteri / L’Iran è un Paese spaccato a metà
Esteri / Le elezioni Usa saranno un bivio tra guerra e pace
Esteri / La nuova mappa delle alleanze in Medio Oriente
Esteri / Tra Netanyahu e Biden ne resterà soltanto uno: ecco perché “Bibi” disobbedisce a Joe
Esteri / Perché nessuno ha fermato Netanyahu?
Esteri / Il doppio standard è un male anche per Israele