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Mascherine obbligatorie, app e tagliandi per segnare orari di entrata e uscita da casa: ecco la “fase 2” di Wuhan

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Coronavirus: come si vive a Wuhan dopo la quarantena

Un tagliando dove segnare l’orario di entrata e uscita di casa, app per tracciare contatti e spostamenti, uso obbligatorio delle mascherine: ecco come si vive a Wuhan, la città cinese dove è nato il Coronavirus, dopo la quarantena di 76 giorni. Il lockdown, iniziato il 23 gennaio, è terminato l’8 aprile scorso e la capitale dell’Hubei da quel giorno sta affrontando quella noi abbiamo chiamato la “fase 2”, ovvero quel periodo di “convivenza” con il virus in attesa che si trovi una terapia efficace e ovviamente il vaccino. In Cina e in particolare a Wuhan il livello di attenzione rimane alto. Motivo per cui le norme anti-Coronavirus restano stringenti.

Wuhan si accende per la fine del lockdwon

Per uscire dalla propria abitazione, infatti, i cittadini di Wuhan devono compilare un tagliando rosa in cui scrivere l’orario di uscita e quella di rientro. Prima di accedere in ufficio, poi, va compilato un altro foglio in cui vengono controllati i parametri sanitari. Tutti, inoltre, possiedono un’app sul telefonino che permette alle autorità di tracciare spostamenti e contatti, che potrebbero rivelarsi utili nel bloccare in tempo la nascita di nuovi ed eventuali focolai di Covid-19. È obbligatorio, inoltre, l’uso della mascherine anche all’aperto, nonostante le direttive dell’Oms.

I ristoranti possono vendere solo pasti take away, mentre Starbucks serve i clienti all’aperto, sul marciapiedi. I cittadini, inoltre, tendono a spostarsi tramite mezzi privati e non sono pochi quelli che, oltre alle mascherine, indossano le tute sanitarie lavabili e riutilizzabili. Interpellata dal Corriere della Sera, Sara Platto, professoressa universitaria che vive nella capitale dell’Hubei, ha raccontato: “Le uscite non per lavoro sono limitate a un paio d’ ore, il necessario per fare la spesa. Si segnano i propri dati su un tagliando rosa al posto di controllo del proprio comprensorio residenziale, all’uscita e al rientro. All’ingresso dei negozi viene presa la temperatura. Tagliando anche per l’ingresso negli uffici. Scuole e università sono chiuse”.

Leggi anche: 1. Coronavirus: gli 11 giorni di Wuhan che avrebbero potuto salvare il mondo dalla pandemia / 2. Coronavirus, la storia del laboratorio di Wuhan al centro di dubbi e sospetti sin dalla sua nascita / 3. Coronavirus, un nuovo studio rivela: “Si è diffuso a settembre e non a Wuhan, ma nel Sud della Cina”

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