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Home » Esteri

La Corea del Nord ha detto agli Stati Uniti che è pronta a rinunciare al suo programma nucleare

Immagine di copertina
Kim Jong-un e Trump si incontreranno a maggio. Credit: Afp

Colloqui in corso tra i due paesi in vista dello storico incontro tra Kim Jong-un e Trump

La Corea del Nord ha detto per la prima volta agli Stati Uniti di essere pronta a discutere di denuclearizzazione in occasione dello storico incontro che si terrà a maggio tra il leader Kim Jong-un e il presidente americano, Donald Trump.

Lo ha detto il 9 aprile 2018 un funzionario di Washington, dopo che nelle ultime settimane si sono tenuti frequenti colloqui con i funzionari del governo di Pyongyang per preparare lo storico vertice.

La Corea del Nord aveva già detto alla Corea del Sud di essere pronta ad affrontare la denuclearizzazione, ma questa è la prima volta che le assicurazioni sono state date direttamente agli Stati Uniti.

“Siamo consapevoli che i contatti tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti stanno andando bene”, ha detto un funzionario di Seul. “Non sappiamo, tuttavia, fino a che punto le informazioni vengano condivise tra i due paesi”.

La data del summit tra Kim e Trump non è ancora nota, così come non si sa dove i due leader si vedranno. Qui alcune ipotesi.

L’iniziativa è partita a marzo dal leader nordcoreano e il presidente americano ha manifestato la propria disponibilità a incontrarsi. I due non si sono mai visti di persona né hanno mai parlato, nemmeno telefonicamente.

L’invito è stato recapitato a Trump da un consigliere per la sicurezza nazionale sudcoreano. Seul sta giocando un ruolo molto importante nella distensione dei rapporti tra Washington e Pyongyang.

Nel mese di aprile Kim incontrerà il suo omologo sudcoreano, Moon Jae-in, a Panmunjom sul confine smilitarizzato tra i due paesi.

Sarà il primo vertice tra le due Coree da oltre un decennio e il primo da quando Kim Jong-un ha preso il potere nel Nord.

Il leader nordcoreano si è detto disponibile a discutere dell’abbandono del programma nucleare da parte di Pyongyang, ma solo se la sicurezza del suo paese fosse garantita, e ha espresso la volontà di avere colloqui “schietti” con gli Stati Uniti sui modi per realizzare la denuclearizzazione della penisola e normalizzare i rapporti bilaterali tra i due paesi.

Il 26 marzo 2018, inoltre, Kim Jong-un è stato in visita a Pechino, in Cina, dove ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping.

“La questione della denuclearizzazione della penisola coreana può essere risolta, se la Corea del Sud e gli Stati Uniti rispondono ai nostri sforzi con buona volontà, creano un’atmosfera di pace e stabilità prendendo misure progressiste  per la realizzazione della pace”, avrebbe detto il capo del regime di Pyongyang.

Il principio di questo processo di distenione lo si era già visto in occasione dei Giochi invernali di Pyeongchang, in Corea del Sud, dove una delegazione della Corea del Nord (di cui faceva parte anche la sorella di Kim Jong-Un) ha incontrato il presidente sudcoreano.

Non a caso, sono state definite le Olimpiadi della distensione.

La richiesta di un incontro da Kim a Trump arriva dopo un anno particolarmente teso in cui la Corea del Nord ha condotto diversi test balistici che hanno dimostrato di essere in grado di raggiungere gli Stati Uniti.

Negli ultimi mesi del 2017, infatti, la tensione tra Corea del Nord e Stati Uniti è salita vertiginosamente, fino ad arrivare a minacce da entrambe le parti di attaccare il territorio nemico, anche mettendo mano all’arsenale nucleare a disposizione dei due paesi.

Il presidente Trump ha confermato formalmente che prenderà parte all’incontro, aggiungendo però che le sanzioni imposte dagli Stati Uniti alla Corea del Nord rimarranno in vigore fino al completamento del processo di denuclearizzazione.

 

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