Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:55
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La Svizzera dice sì a norme più severe sulle armi

Immagine di copertina
Un negozio di armi in Avizzera

Controllo armi referendum Svizzera | In Svizzera vince il ‘Sì’ a norme più dure sulle armi. Il referendum sulla modifica di legge sul possesso d’armi è stato vinto con il 63,7 per cento dei voti a favore.

Leggi europee – Il testo della revisione era già stato approvato dal parlamento ed è stato contestato da un referendum domenica 19 maggio: anche il Canton Ticino si allinea così alla direttiva dell’Unione europea in materia e si iscrive nelle misure di lotta al terrorismo. La Svizzera, pur non essendo membro dell’Ue, è però associata agli accordi europei di Schengen e Dublino.

Pericolo violenza – Le armi sono molto diffuse in Svizzera, ma non esiste un registro federale per un censimento veritiero su quelle in circolazione. Secondo il centro di ricerca di Ginevra Small Arms Survey, nel 2017 oltre 2,3 milioni di armi erano nelle mani di civili. Ovvero tre abitanti su dieci.

Olivia de Weck, vicepresidente di ProTell, la lobby pro armi che maggiormente si era opposta alla legge, ha commentato: “Peccato che la popolazione abbia seguito l’argomentazione della paura con Schengen. È un po’ triste ma accettiamo il risultato”.

Controllo armi referendum Svizzera | Cosa prevede la legge

Cosa prevede la legge – La nuova legge introduce il divieto per le armi semi-automatiche dotate di un caricatore di grande capacità. Collezionisti e tiratori sportivi potranno ancora acquistarle, ma richiedendo una “autorizzazione eccezionale”: dopo cinque anni, e poi 10, dovranno dimostrare che continuano a praticare regolarmente l’attività.

Tracciabilità – In base alle nuove norme, ogni componente delle armi deve essere tracciabile, per poter contrastare al meglio il mercato clandestino. Viene inoltre introdotta la necessità di avere uno specifico permesso per l’acquisto di armi automatriche.

Per le armi sportive,  invece, si prevedono controlli e verifiche ogni cinque anni. I sostenitori della legge sottolineano che rendere più difficile l’acquisto e il possesso di un’arma non equivale al disarmo totale, cosa temuta da cacciatori e da collezionisti.

Controllo armi referendum Svizzera | La criminalità

Le conseguenze di un ‘no’ – Prima del voto il governo aveva avvertito gli elettori che un ‘no’ alla nuova legislazione avrebbe potuto portare a un’esclusione della Confederazione (che non è membro dell’Ue) dagli accordi europei di Schengen e Dublino ai quali è associata. Esclusione che avrebbe avuto conseguenze negli ambiti della sicurezza e dell’asilo, ma anche del turismo.

Svizzera, supermercato delle armi per la ndrangheta – Finora il mercato svizzero delle armi è stato sfruttato con successo dalla criminalità. In numerose indagini è emersa la facilità con cui le mafie, ndrangheta in testa, si siano varie volte approvvigionate di mitragliatori e fucili automatici importandoli clandestinamente dalla Confederazione.

La nuova norma dovrebbe aiutare a debellare anche questo problema.

> Legittima difesa in Italia, stop alla legge per le “armi facili”: il dietrofront di Salvini dopo le polemiche
Ti potrebbe interessare
Esteri / Guerra tra Israele e Iran: ecco cosa sappiamo finora a una settimana dall’inizio del conflitto
Esteri / Il direttore dell’Agenzia Onu per l’energia atomica (Aiea) Rafael Grossi: “Non avevamo alcuna prova di uno sforzo sistematico (da parte dell’Iran) per ottenere un’arma nucleare”
Esteri / La Casa Bianca apre al negoziato: "Witkoff in contatto con gli iraniani. Trump deciderà se intervenire entro due settimane". Netanyahu: "Rovesciare il regime non è un obiettivo, ma può essere un risultato"
Ti potrebbe interessare
Esteri / Guerra tra Israele e Iran: ecco cosa sappiamo finora a una settimana dall’inizio del conflitto
Esteri / Il direttore dell’Agenzia Onu per l’energia atomica (Aiea) Rafael Grossi: “Non avevamo alcuna prova di uno sforzo sistematico (da parte dell’Iran) per ottenere un’arma nucleare”
Esteri / La Casa Bianca apre al negoziato: "Witkoff in contatto con gli iraniani. Trump deciderà se intervenire entro due settimane". Netanyahu: "Rovesciare il regime non è un obiettivo, ma può essere un risultato"
Esteri / Trump: "Iran deve arrendersi senza condizioni, questo è il mio ultimatum definitivo". La replica di Tehran: "Guerrafondaio". Khamenei: “Israele ha commesso un grande errore, pagherà. Le conseguenze di un attacco americano saranno irreparabili”
Esteri / Trump attacca Macron dopo aver lasciato il G7: "Emmanuel si sbaglia sempre"
Esteri / Trump: "Sappiamo dov'è Khamenei. Vogliamo la resa incondizionata". Media Usa: "Il presidente valuta di entrare in guerra"
Esteri / Netanyahu: “Dominiamo i cieli di Teheran, questo cambia tutto”. Media: “Lo staff di Khamenei cerca salvacondotto in Russia”
Esteri / Massiccio raid di Israele su Teheran: uccisi i vertici dell'intelligence dei pasdaran. L'Iran bombarda lo Stato ebraico con l'aiuto degli Houthi. Il retroscena: "Trump ha posto il veto sull'uccisione di Khamenei". Ma Netanyahu smentisce
Esteri / Riprendono i raid di Israele contro l'Iran: 78 morti. La reazione di Teheran: missili su Tel Aviv e Gerusalemme, 3 vittime. Gli ayatollah minacciano anche Usa, Regno Unito e Francia
Esteri / Cos’è la dottrina Begin e cosa c’entra con l’attacco israeliano all’Iran