Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:54
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Brasile, ucciso un altro leader indigeno che difendeva la foresta amazzonica

Immagine di copertina
L'indigeno ucciso in Amazzonia Paul Paulino Guajajara. Credit: Mídia India

Continua la violenza contro le comunità che combattono i taglialegna

Brasile, Amazzonia: ucciso leader indigeno che difendeva la foresta

In Amazzonia è stato ucciso un altro leader indigeno. Si tratta di Paul Paulino Guajajara, ultima vittima di una strage continua e quasi sempre impunita. Era uno dei ‘Guardiani della foresta’ che le comunità indigene hanno scelto per proteggere le foreste e compiere un lavoro che lo Stato centrale evita di fare. Era insomma uno dei tanti nemici dei taglialegna che, favoriti dalle politiche ambientali del presidente Jair Bolsonaro, sono tornati a operare numerosi nella foresta pluviale.

Paul Paulino Guajajara era il leader indigeno di Araribóia, nella regione di Bom Jesus das Selvas, nello stato di Maranhão, nel nord del Brasile, tra i villaggi Lagoa Comprida e Jenipapo. Della sua uccisione ha parlato Greenpeace Brasile, notizia poi ripresa da Repubblica.

Durante l’attacco sarebbe stato colpito anche il guardiano Laércio Guajajara.

“Paulino e Laercio – ha fatto sapere Greenpeace – sono le ultime vittime di uno stato che rifiuta di rispettare la Costituzione federale. Ripudiamo la violenza generata dall’incapacità dello Stato di adempiere al suo dovere di proteggere i territori indigeni e chiediamo che vengano prese misure immediate per prevenire ulteriori conflitti e morti”.

Greenpeace, come altre organizzazioni, è attiva nei territori finiti nel mirino di taglialegna e invasori su ordine di agrari intenzionati a conquistare fette di foresta e di vegetazione che la Costituzione brasiliana affida alle tribù indigene. Greenpeacer parla di “coraggiosi guerrieri” che, nello stato di Maranhão e in tutto il Brasile, “continuano a combattere quotidianamente per il diritto all’esistenza”.

Leggi anche:
Incendi in Amazzonia: le toccanti foto dei pompieri che piangono di gioia per l’arrivo della pioggia
Nobre, premio Nobel per la Pace, a TPI: “Salvare l’Amazzonia, o non ci sarà più un pianeta abitabile”
Marcelo Glider, il pilota che sparge semi in Amazzonia per combattere la deforestazione
Amazzonia, cosa c’entra la deforestazione con l’industria della carne | VIDEO
Ti potrebbe interessare
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”
Esteri / Sudan: cronistoria di una guerra dimenticata
Esteri / Il piano di Trump è l’unica via possibile per la pace in Ucraina (di F. Bascone)
Esteri / Altro che trappola del debito: dalla Silicon Valley ai porti di mezzo mondo, ecco l’impero segreto dei prestiti della Cina
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale