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Bambino di 9 anni muore per il regime crudele di punizioni di madre e compagno: “Buttato nell’acqua gelata e lasciato al freddo”

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Un bambino di 9 anni è morto dopo essere stato ripetutamente aggredito e tenuto in acqua fredda o bagnato al gelo della notte da sua madre e dal fidanzato. Il fatto è accaduto a Droitwich, Regno Unito. Il bimbo di nome Alfie Steele era coperto di lividi, quando è stato ritrovato senza vita, sottoposto ad un regime punitivo sinistro e crudele.

Sua mamma, Carla Scott è stata accusata di omicidio dalla Corte, per l’uccisione del piccolo Alfie: “entrambi pensavano fosse accettabile” colpire Alfie con “cinture o usare altre forme più dure di punizione” ha detto il pm nell’accusa. Metodi punitivi pesantissimi come immergerlo in acqua fredda mentre era nudo o costringerlo a stare fuori, nel cuore della notte e farsi gettare addosso dell’acqua fredda.

Il giorno della morte del bambino, il compagno della donna ha telefonato al numero di emergenza il 999 alle 14:24 affermando che “Alfie si era addormentato nella vasca da bagno” e la madre lo aveva trovato “sommerso”, aggiungendo che in precedenza aveva battuto la testa.

La polizia è arrivata a casa sei minuti dopo e ha trovato Alfie senza vita e “freddo al tatto”. Un esame post mortem ha concluso che la causa della sua morte era “non accertata”.

Il giudice ha detto: “Non è morto per cause naturali, aveva lividi su tutto il corpo e segni che era stato privato dell’ossigeno”.

“Alfie è morto a causa delle azioni deliberate e illegali di Carla Scott e Dirk Howell e, insieme, sono colpevoli del suo omicidio”, le parole del giudice. Il bambino, inoltre, aveva 50 ferite su tutto il corpo ed abrasioni sul lato sinistro del viso sarebbero state causate da pressioni per tenerlo sotto l’acqua. I vicini, in alcune occasioni, avrebbero visto il bambino in piedi fuori dalla casa che implorava di essere lasciato entrare, mentre la mamma ed il compagno gli rifiutavano l’ingresso.

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