Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:29
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Asilo in Australia

Immagine di copertina

Il naufragio di una nave di migranti rilancia il dibattito circa la politica australiana sui richiedenti asilo

Un’imbarcazione che trasportava circa 200 migranti diretti in Australia è affondata al largo dell’isola di Java, in Indonesia. Al momento sono 4 le morti confermate. L’incidente si inserisce nel dibattito in corso sulla nuova e controversa politica australiana per i richiedenti asilo.

Il naufragio, avvenuto martedì notte, coinvolge passeggeri provenienti dall’Iraq, dallo Sri Lanka e dalla Siria. Il numero esatto dei dispersi è ancora sconosciuto. Ci sono due bambini tra le vittime, mentre per ora sono 157 i presunti richiedenti asilo salvati dai soccorritori. Alcuni pescatori avevano avvistato uomini, donne e bambini che nuotavano verso la costa di Cidaun, città nell’est dell’isola. Le ricerche in mare continuano.

Secondo il primo ministro australiano Kevin Rudd questa è l’ennesima tragedia che sottolinea il bisogno di cambiare la politica per i rifugiati in Australia. “Il governo deve inviare un messaggio chiaro ai trafficanti di esseri umani. Devono smetterla di spedire barche piene di persone in Australia” ha aggiunto durante una conferenza stampa a Melbourne questa mattina.

Un’altra imbarcazione che trasportava 38 richiedenti asilo era stata fermata presso l’Isola di Natale, nei giorni scorsi. Nel 2013 218 imbarcazioni hanno tentato di raggiungere le coste australiane trasportando circa 15.182 passeggeri, secondo i dati forniti dal Dipartimento Australiano per l’Immigrazione.

La revisione della politica di trattamento di migranti, rifugiati e richiedenti asilo in Australia è stata annunciata la scorsa settimana, dopo l’intesa raggiunta tra il premier australiano Kevin Rudd e il primo ministro della Papua Nuova Guinea Peter O’Neill per fermare il flusso di migranti provenienti dall’Indonesia.

L’accordo prevede il trasferimento dei passeggeri provenienti dai barconi in alto mare e diretti verso l’Australia verso i centri di accoglienza di Manus Island in Papua Nuova Guinea o verso gli altri Paesi del Pacifico. Non c’è un limite massimo alle persone che possono essere rinviate. Secondo il Consiglio Australiano per i Rifugiati, la nuova disposizione renderà più difficoltosi gli sforzi per la protezione dei rifugiati ed esporrà i più deboli al pericolo di ritornare nel loro Paese di provenienza.

I gruppi politici a sostegno dei diritti umani hanno criticato il governo australiano, affermando che il provvedimento non è altro che un modo per scaricare i problemi dei rifugiati su uno Stato in via di sviluppo come la Papua Nuova Guinea che ha già molte difficoltà interne.

Alcuni politici della Papua Nuova Guinea temono che la nuova politica australiana possa causare tensioni sull’isola, mentre l’Australia ha promesso investimenti nel Paese in cambio dell’accoglienza dei migranti.

Intanto il ministro australiano per l’Immigrazione Tony Burke sarà in viaggio nelle prossime settimane a Manus Island per indagare sugli abusi e i maltrattamenti avvenuti nel centro d’accoglienza. L’ex capo della sicurezza del centro Rod St George ha denunciato episodi di violenza, tentato suicidio e autolesionismo tra gli ospiti del centro.

La politica per la richiesta d’asilo sarà una questione determinante per il risultato delle elezioni australiane, previste prima del 30 novembre 2013.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie | DIRETTA
Esteri / Italia a e 12 Paesi a Israele: “Contrari a operazione a Rafah”. Media palestinesi: "Bombardata scuola a Gaza, quattro morti". Sbarcati primi aiuti Gaza attraverso molo temporaneo Usa
Esteri / Slovacchia, il primo ministro Robert Fico è "grave ma in condizioni stabili"
Ti potrebbe interessare
Esteri / Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie | DIRETTA
Esteri / Italia a e 12 Paesi a Israele: “Contrari a operazione a Rafah”. Media palestinesi: "Bombardata scuola a Gaza, quattro morti". Sbarcati primi aiuti Gaza attraverso molo temporaneo Usa
Esteri / Slovacchia, il primo ministro Robert Fico è "grave ma in condizioni stabili"
Esteri / L'esercito israeliano: “5 soldati a Gaza uccisi da fuoco amico”. Altre truppe israeliane verso Rafah
Esteri / Slovacchia, il premier Robert Fico ferito a colpi di arma da fuoco: “È in pericolo di vita”
Esteri / La sacrosanta protesta degli universitari di tutto il mondo ci ricorda che la pace non è un dono, ma una conquista
Esteri / Wsj: “Biden procede con pacchetto armi a Israele da 1 miliardo”. Ue: "Con operazione Rafah relazioni con Israele a dura prova"
Esteri / Esercito israeliano: “Operazioni a a Rafah est e Jabaliya”. La Turchia: “A Gaza è genocidio”
Esteri / I tank israeliani avanzano ancora nel campo profughi di Jabalia. Netanyahu: “O noi o loro, i mostri di Hamas”. Gaza: “Più di 35mila morti”
Esteri / Morto a due mesi dal trapianto l’uomo con un rene di maiale