Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 20:01
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Amnesty International: l’ingiusta distribuzione dei rifugiati peggiora la crisi dei migranti

Immagine di copertina

Secondo l’organizzazione umanitaria, le nazioni più ricche al mondo dovrebbero aumentare il loro impegno

La ripartizione globale dei rifugiati provenienti dalle zone di crisi è distribuita ingiustamente: solo dieci nazioni ospitano la maggior parte dei rifugiati, mentre le nazioni più ricche dovrebbero aumentare il loro impegno.

È l’accusa rivolta da Amnesty International ai paesi più sviluppati, contenuta in un rapporto in cui analizza i numeri legati alla crisi dei migranti.

Le dieci nazioni che ospitano oltre la metà dei 21 milioni di rifugiati al mondo rappresentano solo il 2,5 per cento del Pil globale. Invece, i sei paesi più ricchi della terra, che da soli rappresentano il 60 per cento dell’economia globale, ospitano meno del 9 per cento del totale.

Per questo il segretario generale di Amnesty International ha chiesto alle nazioni più benestanti di aumentare il loro impegno e di accogliere un numero maggiore di rifugiati.

Secondo alcuni dati e indagini fatte dalle Nazioni Unite, nessun rifugiato siriano è stato trasferito in Cina, in Russia o in qualsiasi stato del Golfo.

Il Regno Unito ha accettato circa 8mila rifugiati siriani dal 2011 a oggi, gli Stati Uniti appena 12mila.

In confronto la Giordania, che ha un Pil pari all’1,2 per cento di quello del Regno Unito, ospita circa 655mila rifugiati siriani. È a questa piccola nazione che va il riconoscimento di ospitare il maggior numero di rifugiati (2,8 milioni), seguita dalla Turchia (2,7 milioni), dal Pakistan (1,6 milioni) e dal Libano (più dì 1,5 milioni).

“Un ristretto numero di nazioni è stato lasciato solo ad affrontare le conseguenze dell’emergenza solo perché si sono trovate vicine al focolaio della crisi”, fa notare il segretario generale di Amnesty, Salil Shetty.

“Se almeno tra le 60 e le 90 nazioni condividessero le responsabilità, potremmo ritrovarci in una situazione differente. Si tratta di un grande problema, ma assolutamente risolvibile”, sostiene sempre Shetty.

Queste le altre nazioni con il più alto numero di rifugiati:

Iran (979.400)

Etiopia (736.100)

Kenya (553.900),

Uganda (477.200)

Repubblica democratica del Congo (383.100)

Chad (369.500)

Nel mentre, non si arresta il flusso attraverso il Mediterraneo. Lunedì 3 ottobre, nella giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, la Guardia Costiera ha effettuato circa 6mila salvataggi.

Infografica “La distribuzione dei rifugiati nel mondo”. Credit: Laura Melissari

Ti potrebbe interessare
Esteri / Corte penale internazionale, il procuratore chiede l'arresto per Netanyahu, Gallant e tre leader di Hamas
Esteri / Vittoria per Julian Assange: può fare appello contro l’estradizione negli Usa
Esteri / Iran: cosa può accadere ora dopo la morte del presidente Raisi
Ti potrebbe interessare
Esteri / Corte penale internazionale, il procuratore chiede l'arresto per Netanyahu, Gallant e tre leader di Hamas
Esteri / Vittoria per Julian Assange: può fare appello contro l’estradizione negli Usa
Esteri / Iran: cosa può accadere ora dopo la morte del presidente Raisi
Esteri / Cosa sappiamo finora sull'incidente del presidente iraniano Raisi
Esteri / Corte penale internazionale, il procuratore capo chiede l'arresto per Netanyahu, Gallant e i leader di Hamas. Israele: "Uno scandalo". Biden: "Oltraggioso". Hamas: "Equipara vittime e carnefice"
Esteri / Iran: Mokhber presidente ad interim. Ali Bagheri nominato ministro degli Esteri. Domani i funerali di Stato. Aperta un'indagine sull'incidente. Il Consiglio di Sicurezza Onu osserva un minuto di silenzio
Esteri / Guerra in Ucraina, Kiev: “I russi hanno perso 10.000 uomini in una settimana”
Esteri / Ultimatum di Gantz a Netanyahu. L’Onu: 800 mila persone in fuga da Rafah. Al Jazeera: 64 morti a Gaza nelle ultime 24 ore
Esteri / Guerra in Ucraina, Mosca: eliminati nel Donbass 125 militari ucraini in 24 ore
Esteri / Televisione israeliana: sospese le trattative su ostaggi. Attaccata petroliera al largo dello Yemen. Idf: "Ucciso Khamayseh"