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Home » Lotterie

Quali sono le tasse per il settore giochi? Una panoramica sulle principali imposte da assolvere

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Il settore gioco è in costante crescita nel Bel Paese. A testimoniarlo è l’aumento della raccolta, che negli ultimi anni ha quintuplicato il suo valore.

In particolare, è esploso il fenomeno del gambling online determinato proprio da quella trasformazione digitale che coinvolge le vite di ogni cittadino italiano. La presenza della licenza dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (o ADM) è conditio sine qua non è illegale operare in Italia. Il testo “La disciplina fiscale dei giochi” della Camera dei Deputati classifica le entrate tributarie inerenti al settore gioco.

Il Preu: la tassa per VLT e AWP

Il Prelievo erariale unico (o Preu) è applicato a tutti quegli apparecchi di intrattenimento videoludico senza vincita, alle VLT, ossia le cosiddette videolottery, e alle cabinet AWP – con un gioco residente che in genere è di slot machine o video poker. Per le VLT e le AWP, il Preu è stato stabilito nel 2013. In questi casi, la base imponibile è costituita dalle raccolte, ossia dalle cifre giocate. Il Preu ammonta a circa il 13,5% delle somme messe in gioco.

Negli ultimi anni, è stato stabilito un aumento costante del Preu che dal 19,25% per AWP e 6,25% per VLT è passato nel 2021 al 19,75% e 6,75%, rispettivamente. In riferimento alle VLT, è stata aggiunta un’ulteriore tassa soprannominata “della fortuna”, che prevede un’aliquota del 12% per tutte le vincite che superano i 500 euro.

Tasse per giochi online

Tra i giochi di nuova generazione figurano i gameshow online. La cosiddetta trasformazione digitale ha portato con sé una ventata di innovazione nel modo di fruire dei giochi. Il gamer di oggi è sempre più connesso al web. I vantaggi di Internet riguardano l’enorme varietà di scelta, la possibilità di giocare dove e quando si desidera e i Payout più alti. La raccolta casinò online è aumentata di ben 4 volte nell’ultimo periodo: si è passati negli ultimi 10 anni a una raccolta di più di sessanta miliardi di euro.

Rientrano in questa categoria le slot machine, che rappresentano un gioco trasversale tra casinò fisici e online. Dalle progressive alle reali, declinate in temi diversi, presentano Payout più alti rispetto alla loro controparte terrestre. La tassazione applicata a questa categoria di giochi è stata stabilita dal Decreto Dignità del Governo Conte e ammonta a circa il 24%. Questa imposta è già assolta dalla piattaforma di gioco, che eroga le vincite al netto degli oneri fiscali. In buona sostanza, chi vince non deve preoccuparsi delle tasse, perché sono già state pagate dal casinò legale certificato ADM.

Imposta Unica per scommesse e giochi di abilità

L’imposta unica è un’altra tassa che presenta aliquote variabili a seconda del gioco cui si riferisce. In particolare, secondo quanto stabilito dall’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane, per le scommesse di ogni tipo, riferite a qualsiasi tipo di evento è stata stabilita un’imposta unica. Per le scommesse ippiche, ad esempio, il suo tasso è del 20% qualora la raccolta sia su rete fisica. Sale invece al 24% per le raccolte a distanza.

Per i giochi di abilità e di bingo a distanza, la legge di bilancio del 2019 ha stabilito che l’imposta unica è pari al 25% delle somme non corrisposte al giocatore. La base imponibile in questo caso corrisponde al margine lordo.

Prelievo sulle vincite

Nel 2012 un'altra imposta è stata aggiunta nel settore giochi. Si tratta del cosiddetto prelievo sulle vincite superiori a 500 euro. È valida per alcuni giochi. Il decreto-legge 24 aprile 2017, n.50 ha stabilito che il prelievo deve ammontare al 12% per giochi di lotterie come l’Enalotto.

Si ricorda che per i giochi su piattaforme online, la tassa della fortuna è stata già pagata dal provider del servizio, che paga le vincite al netto delle imposte.

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