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Home » Economia

Flat tax news: le ultime notizie sulla “tassa piatta” di oggi, 26 luglio 2019

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Flat tax news: le ultime notizie di oggi 26 luglio 2019 sulla tassa piatta

In questo articolo tutte le ultime notizie e le novità per quanto riguarda la Flat tax, una delle principali proposte in materia di riforma fiscale della Lega di Matteo Salvini al fine di abbassare le tasse.

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Flat tax, nessuna convenienza per i redditi sotto i 26mila euro

La Flat tax andrebbe ad avvantaggiare più i ricchi che i poveri. È quanto prevede il Cer (Centro Europa ricerche) nel nuovo Rapporto presentato al Cnel.

Gli effetti positivi di un’unica aliquota di tassazione, quindi, sarebbero solo per quei contribuenti con un reddito compreso tra i 26 e 55 mila euro, stimati in “circa 8,2 milioni”, solo un quinto del totale, e “la perdita di gettito sarebbe di 16 miliardi”.

“Risparmierebbe – ha spiegato sempre il Rapporto Cer – quasi 7mila euro di imposta chi dichiara 55mila euro, mentre per chi ha un reddito di 29mila euro lo sgravio si fermerebbe a 3,5mila euro”.

E per quanto riguarda “l’ipotesi di adottare l’intervento sui redditi familiari e non individuali, non può non rivelarsi la confusione che ciò ingenererebbe, sostanzialmente consegnandoci un sistema duale di cui non paiono chiari i confini, tanto più che ogni contribuente resterebbe libero di optare per il regime fiscale a lui più conveniente”.

Secondo il Centro Europa ricerche, quindi, sarebbe meglio “concentrare sforzi e risorse su un obiettivo di più semplice realizzazione: abbassare, nei limiti del possibile, l’aliquota legale sul terzo scaglione di imposta, appunto quello fra 28 e 55 mila euro”.

Flat tax, Salvini attacca Tria: “Se non taglia le tasse, il problema sono io o lui”

La Flat tax, alla cui base c’è la trasformazione del sistema di tassazione da progressivo a uguale per tutti i soggetti sotto una determinata fascia di reddito, per come è stata approvata nell’ultima legge di Bilancio prevede l’applicazione di due regimi fiscali: un regime forfettario, già operativo da inizio anno, e uno analitico, operativo invece dal 2020.

Il primo è riservato alle Partite Iva che nell’anno precedente non hanno superato la soglia di 65mila euro di fatturato e prevede l’applicazione di un’imposta sostitutiva proporzionale del 15 per cento, ridotta al 5 per cento per i primi 5 anni di attività. Il secondo modello di imposizione agevolata invece, su base analitica, è riservato ai contribuenti che l’anno precedente hanno conseguito ricavi o compensi compresi tra 65mila e 100mila euro di reddito. In questo caso è prevista una imposta sostitutiva proporzionale del 20 per cento.

Qui di seguito alcuni link utili per la Flat tax:

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