Stellantis non rinnova il contratto di fornitura: Trasnova licenzia 97 dipendenti. Schlein: “Elkann risponda in Parlamento”
La crisi di Stellantis lascia senza lavoro 97 addetti della Transnova, società di logistica che rientra dell’indotto della casa automobilistica presieduta da John Elkann. L’azienda – che ha sede in provincia di Frosinone e conta circa 400 dipendenti tra Pomigliano d’Arco, Mirafiori, Cassino e Melfi – ha inviato nelle scorse ore 97 lettere di licenziamento motivandole con la “volontà di Stellantis di cessare tutti i contratti in essere” dal 31 dicembre.
Dei 97 esuberi, 54 sono impiegati al servizio della fabbrica ex Fiat di Pomigliano, dove da giorni è stato allestito un picchetto di protesta di lavoratori e sindacalisti che rallenta la produzione.
Oggi al presidio ha fatto visita la segretaria del Pd Elly Schlein: “I licenziamenti arrivati -ha dichiarato – sono inaccettabili e noi chiediamo che sia bloccata immediatamente questa procedura”. “Stellantis – ha sottolineato la laeder dem – deve assumersi le sue responsabilità davanti al Paese. Elkann in Parlamento deve dare le risposte che servono sul piano industriale che garantisca l’indotto e l’occupazione”.
“Stellantis – ha aggiunto Schlein – deve riportare in Italia le produzioni di auto per il mercato di massa nell’elettrico, perché non possiamo lasciare il campo libero soltanto ad altri produttori di altri Paesi. Vogliamo serietà e chiarezza per queste famiglie, per questi lavoratori: glielo dobbiamo per il contributo che loro hanno sempre portato non solo per far crescere questa azienda, ma per far crescere questo Paese”.
Intanto, proprio alla luce della vicenda Transova, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha anticipato dal 17 al 10 dicembre la riunione del tavolo sulla crisi dell’automotive: all’incontro saranno presenti rappresentanti dell’azienda di logistica, di Stellantis e dei sindacati.
“Quella di Trasnova è solo una delle tante aziende della filiera della componentistica che rischiano di chiudere se il Governo non interviene in maniera decisa e imponga a Stellantis di rivedere le proprie strategie per l’Italia”, osservano in una nota Samuele Lodi e Ciro D’Alessio, responsabili per il settore automotive della Fiom-Cgil.
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