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Home » Cultura

“Il potere dei libri per combattere l’odio social”: intervista a Nicola Lagioia

Immagine di copertina

Sul quinto numero del settimanale TPI-The Post Internazionale un’intervista a Nicola Lagioia, direttore del Salone del Libro di Torino: “Chiusi in casa nel lockdown gli italiani hanno riscoperto il piacere della lettura. Nei libri c’è la complessità che manca sui social”. E attacca: “A Roma politica culturale inesistente da 15 anni”

Finalmente torna il Salone del Libro di Torino.
“Non siamo mai andati via, ma si torna in presenza”.

Decisione difficile?
”Abbiamo deciso di rischiare facendo una scommessa sul futuro. E scommettere che il futuro sarebbe stato catastrofico… non potevamo permettercelo, e non solo per il Salone!”.

Una scommessa vinta, quindi.
“Sei mesi fa non potevamo ancora saperlo, ricordo una riunione molto complicata. E invece frontiere aperte e ospiti da tutto il mondo, da Michel Houellebecq a Chimamanda Ngozi Adichie, per il Salone più internazionale di sempre”.

Particolari norme per la sicurezza?
“Green pass da controllare e prenotazioni online. Il Lingotto ha spazi modulabili enormi, sicurezza garantita”.

La pandemia pare aver favorito la vendita dei libri, i dati Aie (Associazione italiana editori) parlano di oltre il 40 per cento.
“Steven King in un tweet scrisse ‘Se credete che l’arte non sia importante, provate a fare il lockdown senza libri, musica, film’. Era l’inizio della pandemia”.

E sull’incremento?
“Il dato è confortante, auguriamoci che sia un dato strutturale. Anche perché i motivi sono molteplici”….

Per continua a leggere l’articolo sul settimanale The Post Internazionale-TPI, clicca qui.
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