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Perché le compagnie telefoniche di Bali hanno bloccato l’accesso ai social media per un giorno

Immagine di copertina
Perché le compagnie telefoniche di Bali hanno bloccato l'accesso ai social media per un giorno? Credit: Pixabay

Il 17 marzo 2018, a Bali, si festeggia il Giorno del Silenzio, festività che cade in corrispondenza del Capodanno induista

Dalle sei della mattina di sabato 17 marzo, alle sei della mattina di domenica 18 marzo 2018, nell’isola indonesiana di Bali, le compagnie telefoniche si sono messe d’accordo, e insieme hanno bloccato l’accesso ai social media, come atto di rispetto nei confronti della celebrazione del “Giorno del Silenzio”.

La festività corrisponde al Capodanno balinese, chiamato Nyepi, che significa letteralmente “silenzio”, e viene celebrato in una maniera differente rispetto a tutti gli atri luoghi del mondo.

Se nel resto del pianeta, infatti, il passaggio da un anno all’altro viene accolto con allegria e festeggiamenti, a Bali, seguendo la tradizione animista-induista, è il giorno più tranquillo dell’anno, durante il quale tutte le attività quotidiane e le abitudini degli isolani si bloccano completamente.

L’iniziativa delle compagnie telefoniche

Per ventiquattro ore di fila, dunque, gli smartphone, con annesse la app dei social media, saranno completamente bloccati, per impedirne l’accesso agli abitanti dell’isola, e permettergli di staccare per un giorno dal mondo dei social, e dedicarsi al mondo spirituale.

L’iniziativa delle compagnie telefoniche, oltre a rispettare la tradizione del Capodanno induista, mira ad aiutare gli abitanti dell’isola, ossessionati dagli smartphone, a “calmare le loro menti” e “riposare”.

Durante il Nyepi, infatti, anche scattarsi un semplice selfie da postare su Instagram, o condividere un breve pensiero su Twitter, può essere considerato offensivo, dunque le compagnie telefoniche balinesi hanno deciso all’unanimità di renderlo semplicemente impossibile.

Il ministro delle comunicazioni indonesiano Nyoman Sujaya ha dichiarato che in occasione del Capodanno l’accesso a internet degli smartphone sarà bloccato, così come quello ad app come Facebook, Instagram o WhatsApp.

I leader religiosi e i politici di Bali, compresi i capi della polizia e dell’esercito, hanno presentato la richiesta al governo centrale all’inizio del mese di marzo 2018.

È la prima volta che internet viene bloccato per celebrare il Capodanno: in passato erano state già presentate richieste simili, ma non erano mai state prese in considerazione.

L’incremento dell’utilizzo dei social media, però, ha reso necessaria questa misura, tanto che Sujaya ha detto che l’interruzione dell’utilizzo degli smartphone diventerà una regola del Giorno del Silenzio.

Le abitudini degli abitanti di Bali durante il Capodanno animista-induista, Nyepi

Nyepi è un giorno pensato per la riflessione e il digiuno, e gli abitanti di Bali hanno l’abitudine di rimanere a casa ed evitare di usare l’elettricità. Gli aeroporti e i negozi rimangono chiusi, mentre agli ospiti di alberghi e resort viene richiesto di ridurre al minimo il rumore.

Spesso le strade e le spiagge dell’isola, che normalmente è un posto allegro e vivace, rimangono deserte durante il Capodanno, eccezion fatta per le volanti che si premurano che il silenzio venga osservato. Anche i programmi televisivi e radiofonici vengono interrotti e silenziati il giorno del Nyepi, dedicato all’auto-riflessione.

 Le principali limitazioni del giorno del Nyepi

Amati Geni, è il divieto di accendere di fuochi, di utilizzare elettricità e illuminazione, o di soddisfare appetiti umani legati al piacere.

Amati Karya, è il divieto di svolgere ogni forma di lavoro fisico diverso da quelli dedicati alla purificazione spirituale e di rinnovamento.

Amati Lelungan, è il divieto di movimento o di viaggio: le persone, infatti, durante il Nyepi devono rimanere nelle loro abitazioni.

Amati Lelangunan, è il divieto di svolgere ogni attività di intrattenimento, di ricreazione e di allegria generale.

Grazie a queste limitazioni, dunque, il Capodanno induista prevede che gli auguri rimangano tra i famigliari e tra le mura di casa. Questo perché nel giorno di Nyepi a Bali tutti, inclusi i non indù – ad esempio gli stranieri e i visitatori -, rimangono in casa, senza elettricità e senza poter cucinare, né usare mezzi di trasporto.

Tutto a Bali, tranne le strutture di ricezione turistica e gli ospedali, rimane chiuso durante il Nyepi.

L’origine della tradizione del Nyepi

Il motivo per cui viene osservato così rispettosamente e religiosamente il silenzio e l’astensione a uscire di casa e camminare per strada, è spiegato da un’antica credenza popolare.

Secondo gli induisti, infatti, le divinità maligne visitano l’isola durante il Capodanno. Dunque gli abitanti di Bali interrompono ogni attività e ogni forma di rumore, per far credere alle divinità maligne che Bali sia deserta.

Secondo la tradizione le divinità, vedendo l’isola in uno stato di completo abbandono, lasciano l’isola in pace per un altro anno.

Leggende a parte, comunque, lo scopo principale delle astinenze di Nyepi è di quello spingere tutti ad una introspezione sui valori personali, e di pregare il dio induista affinché mantenga il mondo in armonia.

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