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    “Il corpo di Viviana Parisi era visibile ai piedi del traliccio già dal 4 agosto”

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 24 Ago. 2020 alle 16:39 Aggiornato il 24 Ago. 2020 alle 16:55

    Il corpo di Viviana Parisi si trovava nel luogo del ritrovamento già dal 4 agosto

    Viviana Parisi è morta il giorno stesso della fuga, lunedì 3 agosto, e il suo corpo si trovava nel luogo in cui è stato ritrovato già dal 4 agosto: è quanto emerge dall’esame dei fotogrammi che la procura ha avviato giovedì scorso dopo averli ottenuti dai vigili del fuoco. “Dopo una prima elaborazione ed ingrandimento il consulente ha verificato che già alle ore 10,15 circa del mattino del 4 agosto, era visibile ai piedi del traliccio il corpo di Viviana Parisi, verosimilmente nella identica posizione in cui qualche giorno dopo veniva ritrovato”, si legge in una nota diffusa dalla procura di Patti che indaga sulla morte di Viviana Parisi, trovata morta ai piedi di un traliccio dell’autostrada Messina-Palermo l’8 agosto scorso dopo cinque giorni di ricerche.

    Il riferimento è al materiale “che non faceva parte degli atti del procedimento” e che è stato trasmesso al consulente “dagli organi competenti”, i vigili del fuoco, in data 18 e 19 agosto. Inoltre il 13 agosto la procura ha anche acquisito le immagini tratte dal sistema satellitare europeo Costellazione Copernicus ma “tali immagini, allo stato, non sono risultate utili”. Ricostruendo alcune fasi emerge che le immagini dei droni dei Vigili del fuoco sono state acquisite fin dal 13 agosto ed è stato nominato un geologo forense, esperto dei luoghi, per rivedere ed esaminare tutti i fotogrammi.

    I risultati emersi dall’analisi contraddicono la tesi secondo cui il corpo della dj originaria di Torino  sia stato “spostato” dagli animali della zona dal luogo della morte a quello del ritrovamento. Per quanto riguarda il corpo di Gioele, il figlio di 4 anni scomparso insieme alla madre quel maledetto 3 agosto, “al momento, ad un primo studio dei fotogrammi consultati, non si evidenzia la presenza del corpo vicino a quello della madre”, fa sapere la nota della Procura, ma gli inquirenti starebbero ancora esaminando gli oltre 18mila fotogrammi ripresi dai droni del vigili del fuoco.

    Intanto, mentre si attendono ancora i risultati dell’autopsia sul corpo del piccolo, stamattina i legali della famiglia Mondello hanno presentato un esposto sulle modalità e i ritardi nelle ricerche nei boschi dei due cadaveri. Già nei giorni successivi al ritrovamento del corpo della dj, il marito Daniele Mondello aveva definito – con un video sui social network – le ricerche “un fallimento“. Adesso la famiglia ha deciso di passare dalle parole ai fatti, chiedendo spiegazioni.

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