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Violenze e minacce, stretta del ministero dell’Interno sulle proteste dei “no green pass”

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Momenti di tensione tra forze dell'ordine e dimostranti durante la manifestazione contro il green pass in piazza del Popolo a Roma, il 28 agosto 2021. Credit: Ansa/Fabio Frustaci

Violenze e minacce, stretta del ministero dell’Interno sulle proteste dei “no green pass”

Il ministero dell’Interno che ha dichiarato che “non saranno ammessi atti di violenza e minacce” durante le proteste, a seguito delle aggressioni che negli scorsi giorni hanno visto protagonisti alcuni dei cosiddetti manifestanti “no vax” e “no green pass”.

“Il Viminale assicurerà come sempre la libertà di manifestare pacificamente nel rispetto delle regole ma non saranno ammessi atti di violenza e minacce”, ha detto in una nota il ministero, dopo l’aggressione subita dal cronista e videomaker di Repubblica Francesco Giovannetti, colpito al volto ieri durante una di fronte al ministero della Pubblica istruzione, seguita ad altri episodi nel fine settimana. Sabato la giornalista di RaiNews Antonella Alba è stata spintonata durante un corteo a Roma e un gazebo del Movimento 5 Stelle è stato distrutto dai manifestanti che protestavano contro il green pass a Milano, mentre domenica l’infettivologo Matteo Bassetti è stato inseguito e minacciato da un antivaccinista. “Episodi di intolleranza e violenza che hanno colpito, tra gli altri, alcuni cronisti nel corso delle manifestazioni di protesta contro le misure anti-Covid assunte dal governo”, li definisce il Viminale, aggiungendo che la ministra Luciana Lamorgese ha convocato per i prossimi giorni “il Centro di Coordinamento per le attività di monitoraggio, analisi e scambio di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti”.

Una stretta che porterà a maggiori controlli nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti e ai caselli autostradali, soprattutto per chi viaggia in gruppo, oltre a un monitoraggio ancora più stringente nelle uscite e negli ingressi delle piazze, in vista anche delle proteste annunciate per la giornata di domani, 1° settembre. Nel  giorno dell’entrata in vigore dell’obbligo del green pass anche sui treni a lunga percorrenza, gli attivisti “no green pass” hanno infatti indetto una manifestazione con l’obiettivo di bloccare le stazioni ferroviarie di 54 città.

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