Torremaggiore, la moglie di Taulan Malaj: “Sopravvissuta perché pensava fossi morta, vorrei rivedere mio figlio”
La furia omicida del marito le ha causato una perforazione del polmone, dovuta a una coltellata, ma i medici sono fiduciosi sul pieno recupero di Tefta Malaj, la moglie di Taulan Malaj, il panettiere di Torremaggiore che nella notte tra sabato e domenica ha ucciso il presunto amante della sua compagna e sua figlia, che si era frapposta tra lui e sua madre. “Jessica mi voleva difendere. Si è messa davanti a me e così mio marito l’ha colpita per le cose che lei ha detto – ha riferito a La Stampa – Difendeva me. Mio marito mi insultava con parolacce e lei diceva che le sue accuse erano false. È morta ingiustamente”.
Si è salvata soltanto perché il marito era convinto di averla uccisa. “Quando è uscito di casa ho telefonato al 118”, ha riferito la vittima, che ha anche espresso il desiderio di rivedere il figlioletto di 5 anni sopravvissuto alla mattanza. Ora è con la zia: si era nascosto dietro al divano mentre il padre accoltellava il resto della famiglia, è stato trovato ma alla fine Taulan ha deciso di risparmiargli la vita. “Per fortuna non lo ha colpito – dice la madre dal suo letto nel Policlinico di Foggia – per fortuna almeno lui è vivo: lo vorrei tanto vedere ma ancora non me lo hanno portato qui in ospedale”.
Il direttore generale della struttura Giuseppe Pasqualone ha comunicato intanto che l’azienda sta valutando se sia possibile esaudire questo desiderio: “Dobbiamo valutare le sue condizioni di salute dato che fino a lunedì era sedata, mentre ora ha iniziato a prendere conoscenza – ha spiegato il dg – I medici e gli psicologi che l’assistono dicono che è meglio se la rivede”.