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L’infettivologo Galli guiderà la task force della Durex sul sesso ai tempi del Covid

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L’infettivologo Galli guiderà la task force della Durex sul sesso ai tempi del Covid

Arriva una nuova campagna educational di Durex, “Safe is the new normal”, un progetto che si inserisce all’interno di numerosi altri programmi di sensibilizzazione del brand che vuole promuovere comportamenti consapevoli in ambito sessuale in un periodo molto delicato, dove l’allarme Coronavirus non è ancora rientrato. Come sono cambiate le abitudini sessuali degli italiani durante la quarantena? L’attenzione alle precauzioni per prevenire il contagio da Coronavirus ha modificato il comportamento sessuale delle persone? La nuova campagna Durex, realizzata in collaborazione con Anlaids – la prima associazione italiana nata nel 1985 per fermare la diffusione del virus HIV e dell’Aids – permetterà dunque di creare una task force di esperti (in campo medico-scientifico), costituita dal professore e infettivologo Massimo Galli (dell’ospedale Sacco di Milano).

Galli è riconosciuto come uno dei principali punti di riferimento della comunità scientifica per il suo impegno nella ricerca sull’HIV e oggi anche sul Covid-19. Al suo fianco nella task force ci saranno anche la dottoressa Sonia De Balzo, sessuologa specialista in psicologia clinica e dello sviluppo dell’ospedale Cotugno di Napoli, il dottor Alberto Venturini, psicologo psicoterapeuta cognitivo comportamentale, e la dottoressa Alessandra Scarabello, dermatologa presso l’inmi Lazzaro Spallanzanin di Roma.

Prima dello scoppio della pandemia, il quadro non era affatto roseo: le conoscenze sui rischi e i pericoli per la salute riguardo le malattie sessualmente trasmissibili erano piuttosto sommarie, vissute in genere con noncuranza e soprattutto i giovani ignoravano l’impatto che tali malattie potrebbero avere sulla vita. La scarsa informazione sulle modalità di trasmissione gioca la sua parte: quali precauzioni adottare per prevenire il contagio? Oggi in particolare è ancora più importante parlare e informarsi, per questo l’impegno richiesto in termini di prevenzione e salute pubblica è ancora più grande.

Leggi anche:

1. Massimo Galli a TPI: “La notte del paziente 1 ho sbagliato anche io” / 2. Coronavirus, Massimo Galli: “In Lombardia clamoroso fallimento della medicina territoriale”

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