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Lo spot Renault che racconta l’amore gay tra due donne fa il giro del web, ma non va in tv. Paola Concia: “Ora mandatelo anche in Italia”

Immagine di copertina

Lo spot Renault sull’amore gay, Anna Paola Concia: “Mandatelo anche sulle reti italiane”

Renault festeggia i 30 anni della Clio con uno spot che racconta l’amore gay tra due donne. Due minuti e dieci secondi di bellezza, in cui si vedono due bambine conoscersi e diventare amiche piano piano. A unirle momenti semplici e complici: una audiocassetta prestata, un gelato mangiato insieme, le giornate passate a giocare sull’altalena o a correre in spiaggia.

Poi le due si dividono, costrette dalla vita a salutarsi. Ma le loro strade si incroceranno di nuovo: si incontrano ancora, si abbracciano e ritrovano il sorriso, giovani ragazze piene di vita pronte a conquistare il mondo.

Tornano le corse sulla spiaggia insieme e i momenti di felicità pura sempre a bordo di una Clio. A un certo punto le due capiscono che la loro non è una semplice amicizia. Un bacio e l’amore, già scoppiato anni prima, diventa palese. Ma qualcosa va storto: il pregiudizio dei genitori di una delle due fa sì che il loro amore naufraghi.

Una di loro si sposa, l’altra va al suo matrimonio consapevole che il sentimento è ancora tutto lì, integro in fondo al cuore. Gli anni passano, le due non riescono a fare a meno l’una dell’altra e così si ritrovano e il loro amore può ricominciare a vivere, contro i pregiudizi e le paure. Tutto, sempre su una Renault Clio.

Lo spot della casa automobilistica francese ha fatto il giro del web, ma non è ancora stato trasmesso in tv. A farsi sentire è stata l’ex deputata Anna Paola Concia, che su Twitter ha esortato la Renault a passare la pubblicità che racconta l’amore gay anche in Italia: “Cara @renaultitalia mandate questo spot sulle reti italiane, sì? Coraggio, un po’ di coraggio, forza! È bellissimo”.

La casa automobilistica ha risposto al tweet dell’ex parlamentare: “Condividiamo il messaggio. Si tratta di un video realizzato dal nostro team UK, per il quale non è prevista la distribuzione in Italia”.

Prima dell’ex deputata, la denuncia era passata per il sito Gay.it.

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