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Siena, uomo di 63 anni ucciso a coltellate da una 16enne: “Ha provato a stuprarmi”

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A Castelnuovo Scalo, in provincia di Siena, un uomo di 63 anni è stato trovato morto all’interno della fornace per laterizi in cui lavorava.

L’uomo, un operaio di origine marocchina, è deceduto dopo aver ricevuto diverse coltellate. Il cadavere, infatti, è stato rinvenuto disteso su un letto, completamente nudo e con numerose ferite da arma da taglio.

Il corpo è stato ritrovato nella serata di venerdì 4 gennaio. La mattina successiva, sabato 5, la polizia ha arrestato una ragazza di 16 anni di origine africana, che dopo essere stata messa sotto torchio dagli inquirenti ha confessato di essere l’autrice del delitto.

La ragazza è stata trasferita in un centro di accoglienza per minori, e nei suoi confronti è stato emesso un decreto di fermo.

La giovane ha raccontato di aver accoltellato il 63enne poiché quest’ultimo avrebbe tentato di stuprarla.

Il palazzo in cui è avvenuto il delitto, come detto, ospita una fornace per laterizi, e la ditta proprietaria ha adibito diversi altri appartamenti dello stabile a residenza dei suoi dipendenti, tra cui il 63enne di origine marocchina.

La stessa ragazza 16enne abitava in uno degli appartamenti dell’edificio con i genitori.

Quando è stata raggiunta dalla polizia, la giovane ha dapprima negato di essere la responsabile del delitto, fornendo una ricostruzione dei suoi spostamenti quella sera.

Una versione che non ha convinto gli agenti, che le hanno fatto notare le numerose contraddizioni del suo racconto.

Dopo alcune ore la 16enne ha ceduto, ammettendo le sue responsabilità e spiegando di aver agito per difendersi da un tentativo di violenza sessuale.

Nelle prossime ore gli inquirenti dovranno valutare la verosimiglianza del racconto della 16enne e capire l’esatta dinamica di svolgimento dei fatti.

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