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Sgombero di Castel Romano, Ass. 21 luglio: “Con norme Covid non è possibile a settembre”

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Il campo rom di Castel Romano è sottoposto a sequestro preventivo. Credit: Anna Ditta

Sgombero di Castel Romano, Ass. 21 luglio: “Con norme Covid non è possibile a settembre”

Lo sgombero in programma per il mese di settembre nell’area F del campo rom di Castel Romano, sulla via Pontina, non è consentito dalla normativa anti Covid. A sostenerlo è l’Associazione 21 luglio in una nota inviata oggi al sindaco di Roma Virginia Raggi e all’Ufficio Speciale Rom, Sinti e Caminanti di Roma Capitale.

L’Associazione, che si occupa di diritti umani con particolare riguardo alla comunità rom in Italia, sottolinea che la memoria di Giunta Capitolina adottata lo scorso 9 luglio, che prevede lo sgombero dell’area F del “villaggio” di Castel Romano nel prossimo settembre non tiene conto della sospensione dell’esecuzione degli sgomberi, che è stata prorogata per legge fino al 31 dicembre 2020.

Se il Comune di Roma, come comunicato alle famiglie dell’area, “dovesse procedere con le operazioni di sgombero oltre ad agire in violazione di legge, lederebbe gli interessi dei privati dimoranti nell’area sia alla luce dell’assenza di un piano di ricollocazione delle stesse in altre soluzioni abitative idonee, sia poiché lederebbe i diritti costituzionalmente protetti aumentando la loro fragilità in un periodo particolarmente sensibile quale quello segnato dalla emergenza da Covid-19”, si legge nella nota inviata alla sindaca e all’Ufficio Rom, Sinti e Caminanti.

La sospensione degli sgomberi era stata inizialmente prevista, a causa dell’emergenza Covid, fino al 30 giugno 2020 (decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020) intitolato “Misure di potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19“. Con la conversione in legge (n.27 del 24 aprile 2020) la moratoria era stata estesa fino al 1° settembre 2020. Poi, col dl Rilancio, il termine è stata prorogata fino al 31 dicembre.

“Pertanto ogni sgombero effettuato prima di quella data si porrebbe in piena violazione della legislazione nazionale”, sottolinea Associazione 21 luglio nel comunicato stampa inviato oggi. Nella lettera, l’associazione presenta istanza di annullamento della memoria di Giunta Capitolina sullo sgombero. “Dopo l’esperienza di Camping River, quando l’Amministrazione Comunale in barba alla decisione della Corte Europea di Strasburgo decise di agire con lo sgombero del “villaggio” – ha commentato Carlo Stasolla, presidente di Associazione 21 luglio – ci auguriamo che questa volta la Giunta Raggi si adegui a quanto stabilito dalla normativa nazionale redatta a tutela della salute pubblica. In alternativa sarà la prima cittadina ad assumersi la responsabilità di andare contro la legge mettendo in strada 100 persone in piena emergenza sanitaria da Covid-19”.

“Fino al 31 dicembre 2020 ogni sgombero è interdetto su tutto il territorio nazionale”, aggiunge Stasolla “e questo deve valere, senza se e senza ma, anche per spazi dove, per responsabilità istituzionali, la legge è stata storicamente assente, come nel “villaggio” di Castel Romano”.

Leggi anche: 1. Rom, l’inclusione fallita del piano Raggi. Le famiglie di Castel Romano: “Finiremo per strada” /2.  Rom, diminuiscono gli sgomberi forzati dei campi: sono 145 nel 2019. Ma attenzione agli sgomberi “indotti”

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