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Il Viminale autorizza lo sbarco di donne e bambini dalla Mare Jonio

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Il Viminale autorizza lo sbarco di donne e bambini dalla Mare Jonio

Alle ore 6 di questa mattina la nave Mare Jonio con 101 migranti a bordo ha raggiunto il limite delle acque territoriali a sud di Lampedusa.

Ieri sera alle 23:37 è stato notificato il decreto del Ministro dell’Interno, che ci vieta di entrare. Questa mattina, alle 7, la motovedetta CP312 della Guardia Costiera ha affiancato la Mare Jonio per fare salire a bordo due ufficiali della Guardia di Finanza, che ci hanno notificato il decreto brevi manu”, lo scrive in un comunicato stampa l’equipaggio della Ong Mediterranea.

Nel pomeriggio di mercoledì 28 agosto, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha firmato il divieto di ingresso, transito e sosta nelle acque territoriali per la Mare Jonio. Il provvedimento è stato poi inviato ai ministri Elisabetta Trenta e Danilo Toninelli.

Alla fine il Viminale ha autorizzato lo sbarco per donne e bambini.

“Come sempre fatto in passato, dalla Mare Jonio potranno scendere donne, bambini e malati” precisa una nota del Viminale, sottolinenando che rimane confermato il divieto di ingresso e sbarco “per una nave che non rispetta le leggi e che preordinatamente si provoca lo stato di necessità a bordo per sbarcare in Italia”.

A bordo ci sono 5 donne incinte, tutte senza un compagno. Le gestanti, tutte subsahariane, hanno raccontato che le gravidanze sono frutto delle continue sessioni di stupri di gruppo avvenuti nelle prigioni libiche. Racconto confermato dai rilievi del medico Donatella Albini, con una lunga esperienza in missioni umanitarie nel mondo, e che racconta di non avere mai visto condizioni simili.

“Un ministro in disarmo sfoga la sua frustrazione e rabbia contro alcune decine di bambini, donne, uomini, la cui unica colpa evidentemente è quella di non essere affogati nel Mediterraneo”. Lo afferma Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana.

“Non ci sono giustificazioni di alcun genere – prosegue il parlamentare di Leu – la nave Mare Jonio deve attraccare al piu presto e i naufraghi assistiti. Il resto è il miserabile comportamento di un uomo politico cinico – conclude Fratoianni – spregiudicato ed inumano”.

Mentre l’Italia è ubriacata dalla trattativa Pd-M5s, in mare i migranti sono carne da macello per i libici
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