Roma, donna e bambina trovate morte a Villa Pamphili: “C’era un uomo con un fagotto lì vicino”
Possibile svolta nella indagini grazie alla testimonianza di un frequentatore del parco
Possibile svolta nelle indagini sulla donna e la bambina di sei mesi trovate morte all’interno di Villa Pamphili, a Roma. “Abbiamo visto un uomo con un fagotto in mano non lontano dal luogo in cui è stata trovata la bambina” hanno raccontato un gruppo di ragazzi che venerdì sera, giorno prima del macabro ritrovamento, si trovavano all’interno del parco. Ma c’è un’altra testimonianza, ancora più importante: “Erano in tre, una donna giovane che avrà avuto tra i 30 e i 40 anni, con una bambina bionda e con la pelle candida come un angioletto, e poi un uomo, anche lui giovane e magro, con il pizzetto”. Le due vittime, probabilmente madre e figlia, sarebbero originari dell’Europa dell’Est.
Secondo quanto rivelato da Il Messaggero, i tre erano accampati a Villa Pamphili da circa tre settimane. Un clochard, infatti, ha rivelato: “Conosco le vittime, padre, madre e figlia vivevano nel parco da circa tre settimane. Vivevano accampati, nascosti tra i cespugli, ma ci ho scambiato poche parole, credo siano dell’est Europa”. La bambina e la donna, come rivela un inquirente a La Repubblica, “sono entrambe bionde, un particolare che fa pensare che ci sia un legame tra le vittime e i loro tratti somatici sono molto vicini a quelli dell’Est Europa. La logica ce lo suggerisce, ma aspettiamo gli esiti scientifici. In ogni caso abbiamo fatto vedere le foto di entrambe a chi frequenta il parco”. Entrambe le vittime erano senza vestiti: “Si possono fare diverse ipotesi. Per esempio che stavano dormendo quando sono state uccise e si erano spogliate per il caldo. Oppure chi le ha lasciate lì ha tolto loro i vestiti nel maldestro tentativo di cancellare delle prove”.