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Padova, ragazzo nero in bici placcato e bloccato a terra dalla polizia: è polemica | VIDEO

 

Le immagini di questo video stanno facendo il giro del web e dal 25 aprile, giorno in cui sono state riprese, la polemica sta montando rapidamente. Cosa è successo? Quattro agenti della polizia municipale di Padova fermano uno ragazzo nero in bici nel pomeriggio di domenica, in pieno centro a Padova. Il fermo è turbolento: il ragazzo urla, si divincola e gli agenti faticano a immobilizzarlo. Nei tre minuti di video si notano prima gli operatori che bloccano il ragazzo, poi la gente intorno che urla di lasciarlo andare, l’uomo viene messo a terra e ammanettato. Si sentono anche le urla degli agenti: “Dio va giù, ti stacco la testa”.

S&D

Nelle immagini, girate da un passante, si vedono quattro vigili impegnati nell’operazione: uno di loro resta a guardare, distanziato, gli altri tre ingaggiano una lotta con il giovane, che cerca di divincolarsi, urla e impreca, fino a che non va a terra. Il ragazzo grida: “Non ho fatto niente”. Poi uno dei tre gli è sopra la schiena, e con un braccio lo stringe al collo. Il ragazzo non urla più. In quel momento si sentono le voci di un passante, che si avvicina con il telefonino e dice agli agenti: “Volete ammazzarne un altro ? Volete farlo respirare….?”.

Si sentono diversi cittadini che discutono. Qualcuno dà man forte alle forze dell’ordine e spiega al fermato che bastava che fornisse i documenti, altri accusano gli agenti di troppa veemenza. Nel pomeriggio Diego Bonavina, assessore alla sicurezza del comune di Padova, ha spiegato quanto avvenuto: “La persona stava andando in bicicletta in una strada pedonale. È stato fermato e invitato a scendere. Non indossava la mascherina, gli è stato detto di metterla, lui ha risposto di no. A quel punto è scattata l’identificazione per la multa ma quando gli sono stati chiesti i documenti lui è fuggito e quindi è stato inseguito e bloccato”.

In relazione alle immagini diffuse da un quotidiano locale sul fermo di un uomo avvenuto a Padova, il portavoce di Amnesty International Riccardo Noury ha dichiarato: “Lasciano sbigottiti le immagini che mostrano un ragazzo straniero fermato dalla polizia locale mentre circolava in bicicletta senza mascherina di protezione e, come dichiarato, procedendo contromano. Il mancato rispetto dell’alt non può giustificare la violenza esercitata da tre agenti della polizia locale che hanno bloccato a terra l’uomo rischiando di soffocarlo”.

“Se non fossero intervenuti dei passanti e la dinamica del fermo non fosse stata filmata, non sappiamo quale esito avrebbe avuto la manovra di fermo”, ha proseguito Noury. “L’assessore alla sicurezza urbana e alla polizia locale, Diego Bonavina, ha parlato di ‘episodio spiacevole’, mentre l’assessora Francesca Benciolini, tra le cui deleghe figurano anche i diritti umani, ha ribadito la centralità della dignità delle persone. Sebbene le immagini del processo per l’omicidio di George Floyd abbiano fatto il giro del mondo e nonostante le lezioni che avrebbero dovuto essere apprese dalla morte di Riccardo Magherini dopo il suo fermo di polizia avvenuto a Firenze nel 2014, continuano a essere eseguite procedure rischiose per l’incolumità delle persone. Sarebbe ora di dichiarare illegali, una volta per tutte, le manovre che comportano la compressione delle vie aeree”, ha concluso Noury.

Leggi anche: 1. Essere un nero in America è ancora una sentenza di morte / 2. Derek Chauvin, cosa sappiamo sul poliziotto che ha ucciso l’afroamericano George Floyd / 3. Chicago, dove si spara ogni due ore e ci sono due morti al giorno: il reportage di TPI

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