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Se la fiera di Verona su armi e munizioni sportive è solo un’operazione per diffondere le armi in Italia

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È il salone delle armi e della caccia più grande di sempre in Italia, già da questa prima edizione: 327 le aziende espositrici, le principali nazionali e internazionali. 40 aziende che presentano armi (per 65 marchi), 15 aziende specializzate in munizioni, 20 le aziende di ottiche; poi 20 agenzie di turismo venatorio, tutte le associazioni venatorie e del tiro, l’editoria.

La fiera “European Outdoor Show” (EOS) è stata presentata come la “nuova manifestazione fieristica di riferimento in Italia per la caccia, il tiro sportivo, l’outdoor, la pesca nelle sue varie declinazioni e la nautica”. Organizzata dal Consorzio Armaioli Italiani e da Pintails S.r.l., la manifestazione sarà aperta al pubblico e “armi e munizioni sportive saranno tra le protagoniste”. Gli espositori saranno i produttori e gli importatori di armi e di munizioni oltre che dei prodotti per caccia, tiro sportivo ed outdoor, agenzie di turismo venatorio e ci sarà un’ampia area dedicata alla pesca. Saranno inoltre presenti anche i media di settore, le associazioni e le federazioni.

Ma siamo sicuri che gli espositori saranno solo di armi e munizioni sportive? La Rete italiana Pace e Disarmo denuncia che le cose stanno diversamente: “Tra le armi esposte in fiera vi saranno però anche armi da difesa personale, e armi e materiali per corpi di sicurezza privata e l’accesso in fiera è permesso a tutti anche ai minori di età purché accompagnati”.

“Tutto questo caratterizza EOS di Verona come la continuazione delle manifestazioni fieristiche che si sono tenute in Italia negli anni scorsi  (EXA di Brescia e HIT Show di Vicenza) e cioè come un’operazione propagandistica volta ad incentivare la diffusione delle armi in Italia”, denuncia la Rete Pace e Disarmo. “Nei mesi  scorsi le nostre associazioni hanno chiesto ai promotori della fiera EOS di implementare un Codice di responsabilità sociale d’impresa e un regolamento della manifestazione fieristica, offrendo indicazioni in merito, ma – nonostante una positiva interlocuzione con Veronafiere – niente di concreto è stato fatto. Considerato che la fiera EOS è promossa anche da Veronafiere S.p.A., che è una società per azioni i cui principali azionisti sono Enti pubblici come il Comune di Verona (maggiore azionista con il 39,5%), la Provincia di Verona (1,4%) e Regione Veneto (0,1%) ma anche l’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario (ente strumentale della Regione del Veneto col 5,4%) crediamo che sia compito proprio di queste istituzioni promuovere al più presto un Regolamento della fiera EOS così come avviene per altre manifestazioni fieristiche come Vinitaly (dove non è permesso l’ingresso ai minori di 18 anni, anche se accompagnati)”.

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