Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 09:41
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Muore a 26 anni dopo essere stato legato a letto per 3 giorni nel reparto psichiatrico del San Camillo di Roma

Immagine di copertina

Sette persone morte di detenzione amministrativa in 2 anni: in Italia c’è un problema grave che riguarda i Cpr, e la storia di Wissen Ben Abdel Latif ne è solo l’ultimo esempio. Latif aveva 26 anni era arrivato in Italia con un barcone dalla Tunisia a ottobre. Da Augusta, in Sicilia, era stato trasferito su una nave quarantena poi – senza poter richiedere protezione internazionale – era stato inviato in direttissima al Cpr di Ponte Galeria. A ricostruire gli eventi è la campagna LasciateCIEntrare. Dal Cpr di Ponte Galeria Latif era stato trasferito all’ospedale San Camillo per presunti disturbi psichiatrici, dove è morto il 28 novembre scorso.

Il 26enne è stato legato per braccia e gambe per giorni. “Dalla documentazione che abbiamo visionato risulta che il giovane tunisino era affetto da problemi psichiatrici e che il 23 novembre, a seguito di una richiesta da parte della Asl finalizzata all’approfondimento della valutazione psichiatrica, è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Grassi”, scrive in una nota Alessandro Capriccioli che ieri è entrato nel Cpr di Ponte Galeria insieme al Garante regionale dei diritti delle persone private della libertà personale. “Da qui, dopo due giorni, il giovane è stato trasferito al Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (Spdc) dell’ospedale San Camillo, in cui risulta essere stato sottoposto a contenzione, tutti i giorni fino al 27, anche se non è specificato con quali tempistiche. Infine, il 28 novembre è deceduto per “arresto cardiocircolatorio”.

I familiari confermano che il ragazzo quando è partito per attraversare il Mediterraneo stava bene fisicamente, non aveva malattie croniche e non aveva mai manifestato disturbi psichici. Quando sono sorti? Chi ha disposto il ricovero e su quali basi? Sono le domande che si potene la giurista e attivista Federica Borlizzi: “Se Abdel stava bene non doveva per nulla essere ritenuto idoneo al trattenimento e, di conseguenza, non avrebbe dovuto fare ingresso nel Cpr di Ponte Galeria. Ma, soprattutto, perché sono passati 5 giorni prima di sapere che Abdel era morto in un reparto di psichiatria, in cui era stato sottoposto per giorni a contenzione?”.

Ora la richiesta di verità e giustizia per Wissem Ben Abdel Latif si fa pressante: ad occuparsene anche Majdi Karbai, deputato del parlamento tunisino eletto in Italia nella circoscrizione esteri con il partito di sinistra Attayar. Richiesta rilanciata dal garante nazionale per i detenuti Mauro Palma, su mobilitazione del garante laziale, Stefano Anastasia, e di Alessandro Capriccioli, consigliere regionale di Radicali/+Europa. In queste ore non sono mancate mobilitazioni sotto l’ambasciata italiana a Tunisi e la procura di Roma ha aperto un’inchiesta.

La mamma di Latif, intervistata da Repubblica, racconta anche di pestaggi al Cpr: “L’ultima volta che io e mio marito l’abbiamo sentito è stato 15 giorni fa, poco prima che morisse. A me diceva che era tutto a posto, a mio nipote invece aveva confidato che la situazione dentro il Centro per il rimpatrio dove si trovava era brutta, che aveva subito aggressioni verbali e fisiche. Una volta lo hanno spogliato e lo hanno lasciato in canottiera e pantaloncini”.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Flavio Briatore è stato operato al cuore a Milano per una patologia rara
Cronaca / Femminicidio, 49enne uccisa a coltellate a Bergamo: arrestato convivente
Cronaca / Beniamino Zuncheddu, detenuto in celle strette e sovraffollate: avrà un risarcimento di 30mila euro
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Flavio Briatore è stato operato al cuore a Milano per una patologia rara
Cronaca / Femminicidio, 49enne uccisa a coltellate a Bergamo: arrestato convivente
Cronaca / Beniamino Zuncheddu, detenuto in celle strette e sovraffollate: avrà un risarcimento di 30mila euro
Cronaca / “Mi hanno derisa”: le lacrime di Francesca per il body shaming in palestra diventano virali sui social | VIDEO
Cronaca / Ragazzo di 17 anni scomparso da giorni: avvistato alla Stazione centrale di Milano. Continuano le ricerche
Cronaca / I due agenti segreti italiani annegati nel Lago Maggiore stavano svolgendo una missione insieme al Mossad
Cronaca / Trovato morto Philip Rogosky, il produttore cinematografico scomparso a Roma
Cronaca / La lettera dal carcere di Ilaria Salis: “Sono in un buco nero ma so di essere dalla parte giusta della storia”
Cronaca / Ragazzo di 17 anni scomparso da quattro giorni: l’ipotesi di una fuga in Russia
Cronaca / Bambina di 5 anni azzannata alla testa da un pitbull mentre dorme: è grave