Riaperte le indagini sulla morte di Luca Canfora, il costumista del film “Parthenope” morto durante le riprese
La Procura di Napoli ha disposto la riesumazione del corpo di Luca Canfora, il costumista del film di Paolo Sorrentino Parthenope trovato senza vita il primo settembre 2023 nel mare di Capri mentre erano in corso le riprese del film.
La morte di Canfora è stata finora classificata come un suicidio, ma la famiglia del costumista, che aveva 51 anni, non crede che l’uomo si sia tolto la vita.
I magistrati hanno deciso di riaprire le indagini sul caso dopo le dichiarazioni rese nei giorni scorsi dal fratello dell’uomo alla Squadra Mobile di Napoli, in un interrogatorio fiume durato circa 7 ore.
Di Luca Canfora si persero le tracce subito dopo la registrazione delle scene del suicidio del fratello della protagonista del film, che nella pellicola si lascia cadere nel vuoto dai Giardini di Augusto.
Proprio nei pressi della scogliera sottostante i giardini dove vennero girate le scene, il giorno dopo la registrazione, fu trovato il corpo dell’uomo.
I familiari del costumista, che si avvalgono della consulenza del generale Luciano Garofano, ex comandante dei Carabinieri del Ris, ritengono che le condizioni in cui fu ritrovato il cadavere non siano compatibili con una caduta dalla scogliera, a un’altezza di circa 100 metri.
La nuova autopsia, disposta dal sostituto procuratore di Napoli Silvio Pavia, cercherà di accertare con nuovi esami diagnostici specifici se Canfora si sia affettivamente suicidato, lanciandosi dalla scogliera, oppure se il suo corpo presenti segni di un’aggressione.