Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:03
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Più rimpatri e sostegno alle autorità libiche: cosa si sono detti Salvini e Muscat prima del vertice di Malta

Immagine di copertina
Credit: Afp

Migranti Salvini Muscat vertice Malta – Prevenzione della partenze e aumento dei rimpatri. Sostegno all’autorità libica e collaborazione con i paesi di transito e di partenza. Sono i punti affrontati, oggi giovedì 13 giugno, dal ministro dell’Interno Matteo Salvini e il primo ministro maltese Muscat in un colloquio telefonico che anticipa il sesto vertice dei sette paesi dell’area sud del Mediterraneo, che si tiene venerdì 14 giugno a Malta.

L’obiettivo della telefonata, come si sottolinea in un comunicato congiunto, è stato “rafforzare la strategia comune sul terreno del contrasto del traffico di migranti e della prevenzione della perdita di vite umane nel Mediterraneo”.

>Leggi anche: La politica dei porti chiusi ha causato la morte di almeno mille uomini, donne e bambini

I punti affrontati nel colloquio telefonico hanno riguardato le operazioni di salvataggio nel Mediterraneo, il controllo delle frontiere e “l’esigenza di proseguire la collaborazione volta a sostenere le autorità libiche per rafforzarne le capacità di soccorso in mare”.

>Leggi anche: Ora più che mai la Libia non è un porto sicuro: i centri per migranti di Tripoli sono un inferno

Migranti Salvini Muscat vertice Malta – Il colloquio tra Salvini e Muscat ha ribadito, secondo quanto si legge nella nota ufficiale, la necessità che Italia e Malta lavorino con i paesi di origine e transito “per combattere le cause profonde della migrazione e i trafficanti, in particolare per prevenire i flussi migratori irregolari e per rinforzare i rimpatri”.

>Leggi anche: Salvini voleva seicentomila rimpatri: cosa dicono i numeri

Secondo Medici Senza Frontiere e Sos Mediterranee, la politica italiana dei porti chiusi alle navi umanitaria ha provocato la morte di più di mille persone vulnerabili. Tutte morti che potevano essere evitate.

“Almeno 1.151 persone, uomini, donne e bambini vulnerabili, sono morte, e oltre 10 mila sono state riportate forzatamente in Libia, esposte ad ulteriori ed inutili sofferenze”, hanno dichiarato le due ong in un comunicato congiunto.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Verona, torna l’allarme Citrobacter: tre neonati positivi al batterio killer
Cronaca / Chi erano i 5 operai morti intossicati nelle fogne di Casteldaccia
Cronaca / Perché i giornalisti Rai sono in sciopero: il motivo, cosa è successo
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Verona, torna l’allarme Citrobacter: tre neonati positivi al batterio killer
Cronaca / Chi erano i 5 operai morti intossicati nelle fogne di Casteldaccia
Cronaca / Perché i giornalisti Rai sono in sciopero: il motivo, cosa è successo
Cronaca / Reggio Calabria, lite in classe finisce a coltellate: un ricoverato
Cronaca / Meteo: un weekend con bel tempo e clima primaverile
Cronaca / Incidenti sul lavoro, l’accorato appello di un operaio: “Non chiamatele morti bianche”
Cronaca / Aggredito a bastonate durante una lite: muore 18enne
Cronaca / Concerto primo maggio 2024, strade chiuse e linee bus deviate: tutte le info
Cronaca / Concerto primo maggio 2024, la location: il Concertone si sposta al Circo Massimo
Cronaca / Papa Francesco contro le fabbriche di armi: “Terribile guadagnare con la morte”