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Messina Denaro, primo interrogatorio in carcere: faccia a faccia di un’ora con i magistrati

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Messina Denaro, primo interrogatorio in carcere: faccia a faccia di un’ora con i magistrati

È durato più di un’ora il primo vero faccia a faccia tra i magistrati e Matteo Messina Denaro. Il capomafia, arrestato quasi un mese fa a Palermo, non ha scelto il silenzio e ha risposto alle domande del capo della procura di Palermo, Maurizio de Lucia, e dall’aggiunto Paolo Guido.

Il contenuto delle dichiarazioni non è trapelato alla stampa ma, secondo l’Ansa, non hanno dato un contributo importante all’inchiesta, tanto che il verbale non è stato secretato. Il colloquio è avvenuto nel carcere di massima sicurezza dell’Aquila, in cui è stata allestita una stanza-ambulatorio per assistere Messina Denaro, in cura per il cancro. Con il 60enne considerato “l’ultimo stragista responsabile delle stragi del 1992 e del 1993”, come l’aveva definito il procuratore De Lucia dopo l’arresto, era presente anche la sua avvocata, la nipote Lorenza Guttadauro. “È lucido e sta bene, è in totale isolamento senza contatti con nessuno ed è curato nel migliore dei modi”, ha detto il procuratore aggiunto Paolo Guido, secondo quanto riporta Il Corriere della Sera.

Oggi, a un incontro con i vertici delle forze di sicurezza, Sergio Mattarella è tornato sulla cattura del superlatitante, esprimendo “la riconoscenza della Repubblica” per l’arresto. Il presidente della Repubblica ha inoltre sottolineato “come questo successo dell’azione della magistratura e di tutte le forze di polizia, che vi si sono impegnate con tenacia e dedizione, abbia manifestato la supremazia della legge sul crimine e abbia rafforzato la fiducia dei cittadini in una società libera dalla presenza della mafia”.

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