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Università, i futuri medici della Sapienza ancora senza vaccino: “Lontano dai reparti cosa impariamo?”

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Gli studenti del quinto e del senso anno di Medicina e Chirurgia della Sapienza non sono ancora stati vaccinati. Si tratta di circa 800 futuri medici dei corsi A, B, C, D e F dell’Umberto I. Al Corriere hanno espresso tutta la preoccupazione per questo ritardo che potrebbe effettivamente compromettere la loro formazione. Da quando la laurea magistrale in Medicina è diventata abilitante alla professione, gli studenti devono terminare il tirocinio prima di potersi laureare. “Ma alcuni medici di famiglia ci hanno invitato a non frequentare tutti i giorni lo studio per non esporre i loro pazienti a personale non vaccinato. Sono scattati anche tirocini in Dad. Lontani dai reparti cosa impariamo?”, si domandano gli studenti.

Il tema della vaccinazione è emerso anche durante l’inaugurazione del presidio sanitario che la Sapienza ha realizzato per sottoporre a tamponi gli studenti. È stato inaugurato lunedì 1 marzo, il punto sanitario allestito all’interno della città universitaria dal Policlinico Umberto I. In coda in attesa del proprio turno diversi studenti, tra chi spera di poter tornare alle lezioni in presenza e chi, avendo contatti con molti studenti perché borsista, sceglie di poter lavorare con maggiore sicurezza: “Lo faccio prima per gli altri, poi per me stessa”. All’avvio dell’attività di screening, la rettrice dell’università La Sapienza Antonella Polimeni, l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato e il direttore generale del Policlinico Umberto I Fabrizio d’Alba.

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