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    “Ha visto un amico in difficoltà e non si è girato dall’altra parte. Fiera di lui”: parla la madre di Willy

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 15 Set. 2020 alle 18:45 Aggiornato il 15 Set. 2020 alle 18:52

    “Willy era tutto per me, è un ragazzo che mi ha sempre dato molta soddisfazione. Tutti gli volevano bene, tutti lo cercavano”, è una voce commossa quella di Lucia, madre di Willy Monteiro Duarte – il ragazzo italo-capoverdiano di 21 anni morto dopo un pestaggio nella notte tra sabato 5 e domenica 6 settembre a Colleferro – che durante il programma su Rai 1 “La Vita in Diretta” ha rilasciato una nuova intervista sulla morte del figlio.

    “Scriveva sempre le sue ricette. Willy considerava tutti amici. Quella sera Willy è intervenuto per difendere un suo amico, lo conosceva dai tempi della scuola, ha pensato solo di andarlo a difendere. Non lo so cosa è successo in quel momento, so solo che me lo hanno ammazzato. Vedendo una persona in difficoltà non ha potuto girare la faccia dall’altra parte. E per questo sono sempre stata molto orgogliosa di lui. Vorrei dire che chi ha visto ciò che è successo deve avere lo stesso coraggio che ha avuto Willy e parlare, testimoniare, per far sì che non succeda più a un altro ragazzo. Voglio solo che venga fatta giustizia”, prosegue la signora Lucia.

    Anche Milena, sorella di Willy, è intervenuta in trasmissione. “Mio fratello era solare, era giocherellone, molto generoso con tutti e disponibile, specie con me. Mi tirava su il morale. Mio fratello non era una persona che non faceva parte di risse, non ha mai fatto a botte, non era un violento. Non me lo sarei mai aspettato. Agli assassini di Willy non voglio dire nulla, assolutamente nulla. Vorrei dire a tutti coloro che erano presenti lì, che se hanno visto anche solo una piccola cosa di andare a parlare: vogliamo giustizia, per noi, e per fare in modo che non accada più”.

    Tutti gli approfondimenti di TPI sull’aggressione di Colleferro: 1. LA CRONACA: 21enne interviene per difendere un amico: massacrato a morte dal branco / 2. LA RICOSTRUZIONE: “Vi prego basta, non respiro più, così è morto Willy / 3. LA BIO: “Sognava di diventare come Totti”: chi era Willy / 4. I PROFILI: Dal culto per le arti marziali ai precedenti per spaccio: chi sono gli aggressori di Willy Monteiro / 5. LE INDAGINI: Colleferro, tre arrestati restano in carcere: Belleggia va ai domiciliari

    6. Caso Willy, meno male che non lo avevate nemmeno toccato: l’autopsia rivela lesioni multiple sul suo corpo / 7. IL DETTAGLIO: Uno degli aggressori di Willy Monteiro insegnava arti marziali ai bambini / 8. LE OPINIONI: Willy ha pagato lo scotto più atroce, ma la sua morte può cambiare la percezione del razzismo in Italia (di G. Cavalli) / 9. Quel gesto vigliacco e codardo: infierire sul corpo di Willy quando era già in terra (di Lara Tomasetta) / 10. LA TESTIMONIANZA: “Per noi era come un figlio, sarebbe diventato un bravo chef”: parla il direttore dell’hotel dove lavorava Willy

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