Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Manduria, parla la madre di uno dei ragazzini della baby gang: “Non ha capito quello che faceva”

Immagine di copertina
Credit: Getty Images

“Come genitori abbiamo fallito”. Si riassume in queste poche parole il pensiero della madre di uno dei 14 ragazzi implicati nella terribile vicenda di Manduria, dove il 27 aprile scorso, dopo 18 giorni di agonia, è morto Antonio Stano, l’uomo vittima dei soprusi della baby gang.

“Non avevano capito quello che stavano facendo”, ha detto quella madre, in un’intervista rilasciata a La Repubblica. Lei, da genitrice, cerca di prendersi la responsabilità di quanto successo: “Non siamo riusciti a indicare la linea di confine tra il bene e il male”.

La donna, però, non crede che il figlio sia direttamente coinvolto nelle aggressioni ai danni di Antonio Stano. “Ma io nemmeno se lo vedo, credo che mio figlio abbia toccato un capello di quel signore”, ha riferito al giornale diretto da Verdelli.

Secondo quella madre, l’unica colpa del figlio sarebbe quella di essere incluso nella “chat sbagliata”. Quella in cui i ragazzini – 12 dei quali minorenni – si scambiavano le immagini dei soprusi e delle aggressioni ai danni dell’uomo.

“Mio figlio è uno sportivo, non si droga”, ha spiegato ancora la donna. “Non ha mai avuto più soldi in tasca del dovuto, perché non ha mai fatto niente di male. Quali segnali dovevamo avere per capire che c’era qualcosa che non andava?”, chiede la madre, che non si capacita di non essere stata una buona guida per il figlio.

“Io ho pensato sempre di essere una brava mamma. Ha sbagliato, doveva fare qualcosa che non ha fatto. Arrabbiarsi, dire agli amici di smetterla. Non è stato forte abbastanza. Ma anche noi genitori non abbiamo fatto quello che dovevamo”, ha continuato la donna.

Alla fine dell’intervista la donna si guarda intorno, guarda dentro la realtà che vivono gli adolescenti del centro di Manduria, 33mila abitanti in provincia di Taranto. “Cominciamo a domandarci che fanno i ragazzi in un centro come questo. Non c’è niente, stanno in giro, davanti ai bar, ha chiuso anche il campo dell’oratorio perché ci sono i lavori. Ho letto che qualcuno ha parlato di noia ma secondo me la questione è diversa: nessuno si occupa di loro. Forse nemmeno noi”.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Bimba 14enne con il cancro bullizzata, Mattarella la difende su Instagram
Cronaca / Papa Francesco: “La pace non sarà mai frutto dei muri e delle armi”
Cronaca / Franco Di Mare, il fratello: “La Rai gli ha voltato le spalle”
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Bimba 14enne con il cancro bullizzata, Mattarella la difende su Instagram
Cronaca / Papa Francesco: “La pace non sarà mai frutto dei muri e delle armi”
Cronaca / Franco Di Mare, il fratello: “La Rai gli ha voltato le spalle”
Cronaca / In autostrada a 255 chilometri orari: la Polizia gli ritira la patente
Cronaca / Chico Forti è arrivato in Italia: Meloni lo accoglie all’aeroporto di Pratica di Mare
Cronaca / Morto Franco Di Mare: la malattia che ha colpito il giornalista
Cronaca / Chi era Sofia Stefani, la vigilessa uccisa ad Anzola
Cronaca / L’ex comandante Giampiero Gualandi fermato per l'omicidio di Sofia Stefani
Cronaca / L’inizio della rissa in discoteca tra Fedez e Iovino ripreso dalle telecamere: un’ora dopo l’aggressione
Cronaca / Così Filippo Turetta ha pianificato la morte di Giulia Cecchettin