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Home » Cronaca

L’uomo al lavoro, “sua” moglie e “suo” figlio. Locandina sessista di Confcommercio scatena la bufera: “È Medioevo”

Immagine di copertina

L'associazione di categoria di Lucca e Massa Carrara costretta a pubblicare un post di scuse "Spiazzati e colpiti dai toni"

Un uomo che lavora e che “guarda speranzoso al futuro”, una donna indicata come “sua moglie, la sua famiglia” e un bambino, “suo figlio, il suo futuro”. È questo il contenuto della locandina pubblicata da Confcommercio – Province di Lucca e Massa Carrara che ha scatenato l’indignazione sui social, tanto da costringere l’associazione a pubblicare un post in cui si scusa per la scelta, accusata di dipingere un’idea di famiglia in cui la donna pensa solo alla famiglia e l’uomo porta il pane a casa. “Per grafica e contenuto sarebbe stato un manifesto epocale durante il boom degli anni 50“, scrive un utente, mentre un altro parla di una visione “medioevale” della famiglia.

Il progetto a cui è riferita la locandina è uno sportello di ascolto e supporto psicologico “per imprenditrici, imprenditori e i loro dipendenti che stiano attraversando un momento difficile a causa delle ricadute dell’emergenza sanitaria”, come si legge nel post di scuse dell’associazione. Ma sono diversi i dettagli che non sono sfuggiti agli utenti e che rispecchiano questa idea di famiglia ormai antiquata e irrealistica, basata su un pregiudizio sessista.

“Nella locandina la donna è descritta solo come “moglie, famiglia”, mentre l’uomo è quello che lavora, guarda al futuro, in alto, più alto di tutti, e pure l’unico ad avere una faccia“, si legge in uno dei commenti su Facebook. “Meno faccine e più serietà, per favore. Figurarsi poi se esistono figlie, perché di certo loro non possono essere il futuro, ma solo ricadere nelle categorie di moglie e famiglia. Anzi, altro che “futuro”… “SUO futuro”, perché in questa locandina è tutto un relativo verso l’uomo, è tutto SUO. Per favore, rendetevi conto di tutte le cose sbagliate che avete comunicato con questa locandina, perché sono davvero tante”.

Confcommercio Lucca e Massa: “Spiazzati e colpiti dai toni”

Confcommercio – Province di Lucca e Massa Carrara, nel post in cui si scusa, dice di essere “rimasta spiazzata e colpita da toni che, per la sua natura di Associazione sempre propositiva e rispettosa delle sensibilità altrui, non è abituata a subire”. E sottolinea che “mai e poi mai (…) avrebbe pensato di sentirsi rivolgere l’accusa di “sessismo”, concetto quanto mai estraneo e lontano rispetto al nostro modo di agire e di pensare”.

L’associazione, che rivendica di avere diverse donne nei ruoli di vertice, riconosce che “viste le reazioni negative alla locandina del progetto, appare evidente che qualcosa di sbagliato ci sia stato nella stesura di quella immagine” e che questo ha generato “un enorme fraintendimento su quelle che erano e sono le nostre intenzioni. E su quelli che erano e che sono i nostri principi ispiratori”. Sottolinea infine che “si è trattato di un errore in buona fede” e chiede scusa “a tutti coloro che si siano sentiti offesi da quella immagine, che certamente rappresenterà anche per noi uno stimolo a lavorare in futuro con ancora maggiore impegno. Per evitare che certe situazioni possano ripetersi”.

Ma anche sotto questo nuovo post, gli utenti sono intervenuti per replicare. “Che qualcosa di sbagliato ci sia stato nella stesura di quella immagine avrebbe dovuto essere evidente ben prima delle reazioni negative. È questo il problema”, commenta un’utente. “Sembrava la locandina di “The handmaid’s tale“. Ed a voi sembrava tutto normale, anzi quasi risentiti che la gente vi abbia fatto notare lo schifo di messaggio sottinteso”, si legge in un altro commento che fa riferimento alla celebre serie televisiva tratta dal romanzo di Margaret Atwood Il racconto dell’ancella.

Leggi anche: 1. “Zero fondi pubblici a chi usa linguaggi sessisti”: l’affondo di Picierno contro Libero /2. Polemica sulla battuta del telecronista di Rai Sport durante il rally di Monza. L’ex ministra Fedeli: “Volgare e sessista, la Rai avvii subito un procedimento disciplinare”

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