Chi è Jose Lizarraga Picciotti, il medico responsabile dello studio dove una donna è morta dopo una liposuzione

La sua struttura non aveva autorizzazioni da tredici anni
Prometteva interventi a basso costo ma, intanto, il suo studio non aveva le autorizzazioni necessarie: è ciò che accadeva nello studio medico di Jose Lizarraga Picciotti, medico indagato per la morte di Ana Sergia Alcivar Chenche, una donna di 46 anni originaria dell’Ecuador, deceduta in seguito a un intervento di liposuzione effettuato proprio nello studio di medicina estetica situato in via Franco Roncati 6, nella zona di Torrevecchia nel quartiere di Primavalle, a Roma. Peruviano, oltre alla chirurgia estetica, il medico coltivava una passione per la cucina etnica. Sui suoi social, infatti, promuoveva l’apertura di un proprio ristorante peruviano sulla via Prenestina definendosi il “maestro del pollo alla brace”.
Sui suoi social, inoltre, il medico prometteva interventi a basso costo: “Studio Lizarraga: libera la tua bellezza, abbiamo i prezzi migliori: acido ialuronico e botox trattamento completo a 199 euro” promettendo alle sua clienti “Massima protezione per la tua bellezza. Inizia la tua conta all’indietro per inaugurare la tua nuova immagine..ti aspettiamo per aiutarti”. Fotografato spesso in contesti lussuosi o con auto sportive, il medico ha precedenti per lesioni riguardo ad interventi avvenuti nel 2006 e nel 2018: è stato denunciato da pazienti che si erano sottoposte a liposuzione e interventi di chirurgia estetica. Il suo studio, inoltre, non aveva autorizzazioni da 13 anni. Secondo quanto rivela La Repubblica, infatti, l’ultima autorizzazione valida, della durata di cinque anni, era stata ottenuta nel 2007.