Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:03
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Green pass, governo verso nuova estensione ai dipendenti pubblici e a chi lavora in bar e palestre

Immagine di copertina

Green pass, governo verso nuova estensione ai dipendenti pubblici e a chi lavora in bar e palestre

Il governo sta preparando una nuova estensione dell’obbligo del green pass a chi lavora negli uffici pubblici e a tutti i lavoratori di attività in cui l’obbligo era già in vigore per i clienti. La nuova estensione, che entrebbe in vigore il prossimo 10 ottobre, sarà discussa giovedì prossimo dal governo, che la includerà in un nuovo decreto dopo quello già approvato settimana scorsa che ha allargato l’obbligo al personale esterno di scuole e università e ha imposto l’obbligo vaccinale per i lavoratori delle Rsa, anch’esso a partire dal 10 ottobre.

La data in cui entrerà in vigore l’obbligo, a meno di un mese dall’eventuale approvazione del decreto, lascerebbe il tempo necessario a prenotare il vaccino e poi far trascorrere i 15 giorni richiesti dalla legge prima di poter chiedere il green pass, la Certificazione verde Covid-19 rilasciata appunto a chi è guarito o risulta negativo a Covid-19 o si è vaccinato.

Secondo il Corriere della Sera, gli esponenti leghisti del governo sono orientati a votare a favore del provvedimento, che riflette la linea del ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta e della Salute Roberto Speranza, concordata con il presidente del Consiglio Mario Draghi. Il decreto, che sarà discusso durante la cabina di regia del governo nella mattina del 16 settembre e poi sottoposto a stretto giro al consiglio dei ministri, consentirebbe di evitare l’introduzione di un obbligo vaccinale allargato, uno dei temi più divisivi all’interno della maggioranza nonostante il sostegno espresso da Draghi.

L’estensione dovrebbe coprire i lavoratori della pubblica amministrazione, consentendo la fine dello smart working per l’85 percento dei dipendenti pubblici auspicato da Brunetta, oltre a chi lavora in esercizi già obbligati a chiedere la Certificazione ai clienti. Tra questi titolari e dipendenti di locali come bar e ristoranti, attività come palestre, piscine, circoli sportivi, cinema, teatri, sale concerti e sale da gioco e probabilmente anche gli addetti ai trasporti di lunga percorrenza (navi, treni e aerei).

A rimanere esclusi per il momento dall’obbligo di green pass sarebbe il resto dei lavoratori del settore privato, mentre continua la trattativa tra sindacati e imprese per il pagamento dei tamponi dei lavoratori.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Asti, cinque ragazze violentate con la scusa di un servizio fotografico: due arresti
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / Precipita per 100 metri sul Cervino: morto alpinista
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Asti, cinque ragazze violentate con la scusa di un servizio fotografico: due arresti
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / Precipita per 100 metri sul Cervino: morto alpinista
Cronaca / Catania, donna di 38 anni trovata impiccata in bagno: dubbi sul suicidio
Cronaca / Imola, bambina di 8 anni annega nella piscina di un hotel
Cronaca / Bolzano, spiavano col cellulare i vicini in camera da letto: denunciata coppia di 50enni
Cronaca / Cortina, si sgancia in partenza la cabina della funivia Tofana: paura a bordo
Cronaca / Stadio Roma, il video del progetto del nuovo impianto. Gualtieri: “Unico”
Cronaca / Bambina di 8 anni violentata sessualmente: arrestato il vicino di casa
Cronaca / Torino, Siena, Parma: le tre università italiane che chiedono di riconoscere lo Stato di Palestina