Morto Giorgio Armani: la malattia dello stilista scomparso a 91 anni
Morto Giorgio Armani: la malattia dello stilista scomparso a 91 anni, qual era
Giorgio Armani, il re della moda, è morto oggi a 91 anni. Ma qual era la malattia del grande stilista? Armani se ne è andato sereno. Era a casa in convalescenza da mesi dopo un ricovero ospedaliero, tenuto segreto sino all’ultimo. Motivo per il quale questa estate non aveva presenziato alla Milano Fashion Week. A dare l’annuncio della scomparsa dello stilista è stata l’azienda che porta il suo nome in una nota: “Con infinito cordoglio, il gruppo Armani annuncia la scomparsa del suo ideatore, fondatore e instancabile motore: Giorgio Armani. Il Signor Armani, come è sempre stato chiamato con rispetto e ammirazione da dipendenti e collaboratori, si è spento serenamente, circondato dai suoi cari. Infaticabile, ha lavorato fino agli ultimi giorni, dedicandosi all’azienda, alle collezioni, ai diversi e sempre nuovi progetti in essere e in divenire”.
La camera ardente sarà allestita a partire da sabato 6 settembre e sarà visitabile fino a domenica 7 settembre, dalle ore 9 alle ore 18, a Milano, in via Bergognone 59, presso l’Armani/Teatro. “Per espressa volontà del signor Armani, i funerali si svolgeranno in forma privata” comunica una nota.
Nel 2009 Armani ha avuto una epatite da intossicazione, una malattia con la quale tuttavia non aveva mai smesso di lavorare. Le voci si erano diffuse al tempo a causa di una serie di appuntamenti mancati, come una conferenza stampa di presentazione della nuova collezione Casa, durante il salone del Mobile in aprile.
“In questi ultimi giorni — aveva detto in quell’occasione all’Ansa — si è scatenato uno straordinario interesse nei miei confronti: decine di telefonate che chiedevano tutte le stesse informazioni ed esprimevano le medesime inquietudini sul mio stato di salute. Ho deciso quindi — aveva continuato Armani — di tranquillizzare gli spiriti ansiosi seguendo una volta di più il mio stile diretto e limpido di comunicazione. Ho infatti sofferto di una epatite da intossicazione, una malattia non certo rara, ma che richiede tempo per la guarigione completa. Ad oggi sono in fase di recupero e tengo a precisare che il lavoro della Giorgio Armani non si è mai fermato, come non si è fermato il mio impegno creativo e imprenditoriale che esige scelte e decisioni quotidiane. Coerentemente — aveva concluso Armani — non è stata attribuita alcuna delega particolare ad alcun dirigente e tutto in azienda prosegue con l’energia di sempre nel rispetto dei programmi stabiliti”.
Come detto quest’estate per la prima volta Armani non era stato presente al termine delle sfilate delle sue linee Emporio per il tradizionale saluto al pubblico alla Fashion Week a Milano, facendo scattare l’allarme. In quel caso il suo staff aveva parlato di un periodo di convalescenza a casa dopo un ricovero ospedaliero. Re Giorgio ha lavorato fino all’ultimo. Pur non potendo partecipare alle sfilate maschili e a quella di haute couture, aveva infatti seguito le prove sino all’ultimo via Facetime, controllando i look e redarguendo i suoi collaboratori per non aver fatto sedere gli invitati per tempo, ritardando l’inizio dello show. E si stava occupando in questi giorni anche della sfilata, in programma all’Accademia di Brera il prossimo 28 settembre, con cui avrebbe celebrato i 50 anni di carriera.