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    “Due anni di terrore e minacce dai fratelli Bianchi”: le testimonianze da Artena e Colleferro

    “Quando arrivavano nei pub, facevano spostare le auto per parcheggiare il loro Suv”. Nove denunce, 2 processi in corso e diverse istruttorie aperte in procura. I fratelli Bianchi "minacciano" il territorio a ridosso dei Castelli Romani da quasi due anni

    Di Clarissa Valia
    Pubblicato il 14 Set. 2020 alle 10:22 Aggiornato il 15 Set. 2020 alle 11:45

    I fratelli Bianchi

    Nove denunce, due processi in corso e diverse istruttorie aperte in procura. I fratelli Bianchi, Marco e Gabriele, arrestati per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, “minacciano” il territorio a ridosso dei Castelli Romani da quasi due anni. Tra risse, spaccio e disprezzo delle regole i “gemelli di Artena”, così soprannominati nel loro paese di origine, sono conosciuti nella zona per le loro “scorribande”. Stando ai racconti della gente del posto raccolti da Repubblica, i Bianchi “picchiano e poi ti ordinano di tenere la bocca chiusa”. “Altrimenti la prossima volta è peggio”.

    Anche un giovane giocatore di baseball di Colleferro, che racconta di essere stato picchiato da uno dei due Bianchi, dice di non avere avuto il coraggio di denunciare la violenza subita ai Carabinieri. “Questi sono come i Casamonica“, dice, “Sanno dove abito…”.

    “Sono venuti, hanno fatto casino, hanno ruttato e sono ripartiti, sgommando col Suv. Come cani che hanno appena pisciato su un territorio“, racconta Stefano Sorci, gestore del pub “Macellerie Sociali” a Giulianello, vicino Artena.

    La prima rissa di Marco Bianchi, 25 anni, risale al 5 maggio del 2018. Si tratta di un pestaggio davanti a un pub di Velletri, nel quale sono coinvolte sei persone. Tutti arrestati. “Litigio scoppiato per futili motivi”, è la motivazione del Gip che li scarcera dopo qualche ora. Marco Bianchi, dopo quel fatto, colleziona altre due denunce per lesioni. Una per spaccio di droghe pesanti e una per violazione amministrativa. Girava per strada in pieno lockdown senza una motivazione plausibile. Il fratello Gabriele, invece, 24 anni, ha quattro precedenti giudiziari. Minacce, lesioni, stupefacenti e anche porto abusivo di “oggetto atto ad offendere”.

    Tutti gli approfondimenti di TPI sull’aggressione di Colleferro: 1. LA CRONACA: 21enne interviene per difendere un amico: massacrato a morte dal branco / 2. LA RICOSTRUZIONE: “Vi prego basta, non respiro più, così è morto Willy / 3. LA BIO: “Sognava di diventare come Totti”: chi era Willy / 4. I PROFILI: Dal culto per le arti marziali ai precedenti per spaccio: chi sono gli aggressori di Willy Monteiro / 5. LE INDAGINI: Colleferro, tre arrestati restano in carcere: Belleggia va ai domiciliari
    6. Caso Willy, meno male che non lo avevate nemmeno toccato: l’autopsia rivela lesioni multiple sul suo corpo / 7. IL DETTAGLIO: Uno degli aggressori di Willy Monteiro insegnava arti marziali ai bambini / 8. LE OPINIONI: Willy ha pagato lo scotto più atroce, ma la sua morte può cambiare la percezione del razzismo in Italia (di G. Cavalli) / 9. Quel gesto vigliacco e codardo: infierire sul corpo di Willy quando era già in terra (di Lara Tomasetta) / 10. LA TESTIMONIANZA: “Per noi era come un figlio, sarebbe diventato un bravo chef”: parla il direttore dell’hotel dove lavorava Willy
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